Puglisi (Pd), sul merito
nessuna retromarcia. Però...

 Tuttoscuola, 23.12.2014

In una intervista rilasciata a Italia Oggi, rilanciata dal sito del Pd, Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria del partito, respinge l’accusa, rivolta al Governo da esponenti di Forza Italia, di aver fatto retromarcia sulla proposta, contenuta nel piano ‘La Buona Scuola’, di sostituire gli scatti di anzianità con quelli di competenza, legati al merito.

“Noi cambieremo il sistema di avanzamento stipendiale con un mix tra anzianità e merito, che potrà essere diversamente declinato”, puntualizza la dirigente democratica, “perché nella scuola c`è chi lavora bene in classe, aiuta i ragazzi nel loro percorso di crescita, e va premiato, e chi svolge per esempio il ruolo di coordinatore dei docenti, e anche questo maggiore impegno va premiato”.

Insomma “va certamente promossa l`impostazione di base che il merito è un valore e che va riconosciuto, così come il portfolio dei crediti dei docenti che è un elemento di grande chiarezza ed utilità. E anche l`obbligatorietà della formazione in servizio, un elemento centrale anche per rendere più oggettiva la valutazione”.

Però l’esperienza non va sottovalutata, aggiunge Puglisi, come d’altra parte avviene in molti altri Paesi. Ma come sarà regolata la materia, chi stabilirà quanta parte dello stipendio sarà legata all’anzianità e quanta al merito nelle sue diverse forme? E in che modo quest’ultimo sarà valutato, e da chi? Lo deciderà il Parlamento tramite una legge o il contratto sulla base di un negoziato tra sindacati e Governo?

A quest’ultima domanda della giornalista la parlamentare Pd risponde così: “Non siamo ancora a questo dettaglio, la fase  di ascolto ed elaborazione non è finita”. I sindacati non saranno contenti…