Invalsi, l'errore potrebbe essere madornale Tuttoscuola, 17.12.2014 Invalsi a rischio chiusura? titolavamo l’articolo dello scorso 15 dicembre. Ma se lo dovessimo scrivere oggi, saremmo tentati di titolarlo “Invalsi a rischio chiusura”, senza il punto interrogativo. Questo perché non sono ancora rientrati al Senato i dieci milioni assegnati all’Invalsi, l’Istituto per la valutazione, “saltati” dalla Legge di Stabilità alla Camera. Se non dovessero rientrare, pensiamo che si tratterebbe di un autogol epocale da parte del governo, che da un lato propone un modello di Buona Scuola basata sul merito, e dall’altro non è in grado di stanziare poche risorse (rispetto agli istituti di valutazione degli altri Paesi Ocse, i cui bilanci spesso ammontano a centinaia di milioni di euro) per sostenere l’istituto garante dei processi di valutazione del nostro sistema scolastico. Sul tema, si è espressa oggi l’ex ministra dell’Istruzione Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, che ha lamentato: “Ancora di più, oggi questo rischio [di un ritorno al passato] è già evidente, visto che il Governo non è nemmeno riuscito a garantire i dieci milioni necessari a garantire l'esecuzione delle prove Invalsi per l'anno scolastico in corso. (…) Il mancato finanziamento della partenza del sistema nazionale di valutazione e delle prove Invalsi del 2015 è inaccettabile per chi ha a cuore la qualità del nostro sistema di istruzione e formazione, che rischia di doverne subire irrimediabilmente le conseguenze per almeno venti anni". In queste ore, la Commissione Bilancio del Senato sta tentando di recuperare l'emendamento accantonato che potrebbe ripristinare le risorse necessarie alla sopravvivenza dell'Invalsi, in vista del voto domani nell'Aula di Palazzo Madama. |