Serve l’anagrafe dello studente integrata TuttoscuolaNews, n. 660 1.12.2014 Il ministro Giannini, nel corso del convegno organizzato giovedì scorso dalla VII Commissione Cultura della Camera dei deputati sulla dispersione scolastica, dopo aver fornito una definizione secondo cui la dispersione è la sconfitta di una comunità educante che non riesce più ad essere educante, ha ricordato, tra l’altro, gli aspetti quantitativi più significativi di questo fenomeno, tracciandone una specie di radiografia semplificata: il 17-18% dei ragazzi lascia la scuola anzitempo soprattutto nei primi due anni delle superiori, la lasciano più i maschi che le femmine, la lasciano più i ragazzi stranieri che quelli italiani, la lasciano più negli istituti professionali che nei licei, la lasciano più al Sud che al Nord. E, sempre secondo il ministro, la lasciano i ragazzi che provengono dalle fasce più deboli della società, dalle classi sociali che vivono in case dove non ci sono libri. Un’analisi molto semplificata (come ha precisato lo stesso ministro) che si attaglia più ai dati sul rendimento scolastico che a quelli veri e propri degli abbandoni (di cui peraltro non esiste una mappa attendibile). Non è vero, ad esempio, che vi sia molta dispersione al Sud e poca al Nord. Vi è, invece, molta dispersione nelle Isole, mentre tra le regioni del Sud soltanto la Campania è in situazione critica. Al Nord, per contro, non sono in situazione brillante la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia. Probabilmente le condizioni sociali e culturali possono favorire l’abbandono scolastico. Probabilmente, ma non è accertato oggettivamente. Infatti non esistono indicatori (come aveva chiesto l’ex-sottosegretario Rossi Doria) per conoscere professione e titoli di studio dei genitori degli alunni. Se non si attiva in modo compiuto e strutturale l’anagrafe dello studente (scuole statali e paritarie), integrata dalle anagrafi regionali per la formazione professionale, si avranno ancora dati non approfonditi e attendibili, e sugli interventi di prevenzione e contrasto si navigherà a vista. Cosa si sta facendo, in concreto, a riguardo |