L’Invalsi è salvo, ma fino a quando? Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 21.12.2014
Anna Maria Ajello, presidente dell'istituto di valutazione: i 10 milioni di euro stanziati con la Legge di Stabilità ci fanno affrontare con serenità i prossimi mesi, garantendo continuità ai nostri lavoratori e di condurre i compiti. Ora ci aspettiamo politiche strutturali che introducano finanziamenti ordinari adeguati per assumere i 60 dipendenti precari a rischio licenziamento. Secondo Ajello era un provvedimento "indispensabile per lo svolgimento delle attività istituzionali, dalle Prove nazionali alle indagini internazionali, ai compiti affidati all'Istituto per la valutazione delle scuole". I fondi, a valere sulla legge n. 296/2006, non verranno sottratti - spiega - né al funzionamento delle scuole, né al pagamento delle supplenze brevi. Provengono infatti da risorse reperite dal ministero dell'Istruzione attraverso la legge sulla spending review (n. 135/2012). Si tratta quindi di risparmi accantonati a livello centrale, che non peseranno in alcun modo sulle scuole. "La decisione di inserire all'interno del maxiemendamento il finanziamento che attendevamo ci permette di uscire dall'emergenza e di affrontare con serenità i prossimi mesi: potremo garantire - assicura Anna Maria Ajello - continuità ai lavoratori e svolgere con cura i nostri compiti. Il nostro appello è stato ascoltato dal Governo e ha trovato il supporto del Parlamento e questa è una buona notizia per il Sistema Nazionale di Valutazione e quindi per il nostro sistema educativo. Auspichiamo - continua - che in futuro si possa passare da una gestione emergenziale a politiche strutturali, dotate di continuità, nell'ambito della valutazione". Ajello ricorda, quindi, che l'Istituto svolge i propri compiti con 90 dipendenti, di cui due terzi precari, e in assenza di finanziamenti ordinari adeguati. Senza il finanziamento statale sarebbero stati licenziati con il finire del 2014. "Occorre prevedere - afferma - uno stanziamento annuale permanente, per consentirci di dare certezze alle nostre attività di ricerca e sperimentazione, proprio in un momento in cui ci vengono affidati dal ministero dell'Istruzione ulteriori compiti, e il completamento della pianta organica, in vista di una futura espansione, per stabilizzare i lavoratori precari da molti anni, che svolgono attività fondamentali per il funzionamento dell'Istituto". E senza i quali sarebbe davvero difficile potenziare i progetti di valutazione degli studenti, delle scuole e di chi vi opera. |