Bocciatura: non può dipendere
da una sola materia secondo il TAR

di Patrizia Del Pidio, Orizzonte scuola 19.12.2014

Il Tar della Toscana con la sentenza 725 del 2014 ha stabilito che il giudizio sospeso in una sola disciplina non può portare alla bocciatura.

Secondo il Tar, infatti la valutazione del consiglio di classe non può limitarsi, per la bocciatura, a dare giudizio sull’andamento e sui risultati conseguiti in un’unica materia ma deve valutare il rendimento complessivo dell’alunno in tutte le discipline. Inoltre, dove è necessario, sottolinea sempre il Tar Toscana, l’alunno deve avere la possibilità di recuperare le lacune nell’anno scolastico successivo.

La sentenza nasce dal ricorso presentato dal padre di un’alunna frequentante le scuole superiori contro il MIUR per l’annullamento del giudizio di non ammissione della figlia alla classe III, "a seguito del giudizio sospeso formulato all'esito dello scrutinio del I quadrimestre del 13.06.2014" (lo scrutinio in questione non può che essere, però, riferito al II quadrimestre). Nel ricorso il genitore chiedeva che fosse riconosciuto anche alla figlia il diritto di frequentare la classe successiva dopo aver sostenuto l’esame relativo al giudizio sospeso.

Il ricorso è stato accolto dal Tar Toscana proprio per il fatto che il giudizio del Consiglio di classe non può fondarsi soltanto sulla valutazione di una materia.