Pensioni 2015, quota 96, opzione donna ed esodati:
cosa cambia con la Legge di Stabilità?

Legge di stabilità e pensioni 2015, quota 96, opzione donna ed esodati.

di Crissa, The Blasting News 22.12.2014

Le novità che la nuova Legge di Stabilità apporta sulle pensioni sono davvero poche, quasi nulle. L'emendamento per i Quota 96 non è stato accettato. Per gli esodati fuori dalla sesta salvaguardia non è stato preso alcun provvedimento. L'opzione donna ha ancora il suo punto interrogativo: la scadenza per maturare i requisiti sarà prorogata al 31 dicembre 2015? L'unica novità annunciata e accettata è l'eliminazione delle penalizzazioni per chi va in pensione anticipata prima di aver compiuto i 62 anni con l'anzianità contributiva richiesta e il limite imposto per le cosiddette 'pensioni d'oro'.

Pensioni 2015, esodati e fondi pensione in Legge di Stabilità

Le forze politiche assicurano che per gli esodati e la riforma previdenziale si inizierà a discutere già dal prossimo gennaio o febbraio. La giustificazione è che i tempi sono stati troppo stretti e vi sono vincoli di Bilancio. Una nota dolente presente nella Legge di Stabilità riguarda invece i fondi pensione. La contribuzione passerà dall'11,5% al 20% e quella per le casse previdenziali dal 20% al 26%. Chi destinerà i propri investimenti ad operazioni che sostengono l'economia italiana, potrà beneficiare di un credito d'imposta.

Pensioni 2015, Quota 96 e opzione donna in Legge di Stabilità

Ancora una volta i grandi dimenticati della riforma pensioni sono i Quota 96 della scuola, insegnanti che a causa di una svista presente nella legge Fornero che non ha tenuto conto della differenza fra anno scolastico e anno solare, sono bloccati in cattedra senza la possibilità di andare in pensione. Nonostante il Governo annunci anche per loro novità a breve, la maggior parte dei lavoratori resta scettica. E come dargli torto? Sono anni che si annunciano novità, ma di fatto non è successo nulla grazie al perenne intervento della Ragioneria di Stato. In attesa anche le donne che sperano nel pensionamento col sistema contributivo, ovvero nell'Opzione donna. Dopo annunci più o meno confusionari, la situazione è chiara e non è cambiata. Si attende che il Ministero del Lavoro si pronunci sulla possibilità di prorogare la scadenza, stabilita dall'INPS, al 31 dicembre 2015. Nel frattempo è possibile presentare le domande, che come chiarito dall'INPS, resteranno in stand-by fino alla decisione definitiva.