Berlinguer ai presidi: siete una corazzata Tuttoscuola, 12.12.2014 Intervenendo oggi al congresso ANP subito dopo la relazione introduttiva del presidente Rembado, per la quale ha espresso condivisione e apprezzamento, l’ex ministro Luigi Berlinguer ha indicato come necessario un cambiamento complessivo dell’impianto educativo del Paese, che garantisca ad ogni ragazzo il diritto al successo formativo e ad una scuola di qualità. “Una scuola monolitica e dipendente da un’amministrazione centrale non ha più senso di esistere - ha dichiarato - occorre una vera autonomia. Ma l’autonomia non esiste senza risorse, l’autonomia è progettualità culturale ed educativa e non si realizza senza flessibilità, senza una dirigenza forte e una carriera docente” . Rivolgendosi ai 400 dirigenti e docenti convenuti al X Congresso ANP, Berlinguer li ha definiti una “corazzata” per la potenza di cambiamento che possono e devono esprimere, e tornando su molti dei punti che ne avevano caratterizzato l'iniziativa come ministro e poi come parlamentare ha richiamato la necessità di eliminare norme che impongono procedure inutilmente complicate, introdurre la cultura del risultato, rivedere l’impianto complessivo dei cicli scolastici intervenendo sul primo ciclo con un ridimensionamento necessario, allargare le quote di flessibilità, organizzare il curricolo ragionando sull’orario annuale e non settimanale, inserire insegnamenti opzionali in misura crescente man mano che si procede nel percorso scolastico. Non poteva mancare, poi, il riferimento alla necessità di introdurre nella scuola di ogni ordine e grado l’insegnamento della pratica musicale come fattore dirompente di cambiamento della scuola, capace di restituire all’apprendimento la dimensione dell’emotività, dello stupore, della creatività che un insegnamento solo logocentrico non può fornire. Concludendo il suo intervento Berlinguer ha richiamato la necessità per i dirigenti di guidare il cambiamento del sistema educativo del paese, valorizzando l’innovazione che in molti contesti è praticata nonostante le condizioni non favorevoli e con attenzione alla dimensione europea, in una prospettiva di convergenza con le migliori esperienze capaci di cogliere le novità educative che producono successo formativo. |