Scuola digitale: ma chi l'ha vista?

Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola 5.12.2014

Secondo il Censis siamo molto lontani dagli standard europei: per ogni 100 studenti di scuola superiore sono disponibili 8 PC. In Europa il valore è quasi il triplo. Banda larga quasi assente 

l quadro sul nostro sistema formativo tracciato nel rapporto Censis presentato oggi 5 dicembre non è particolarmente rassicurante. Nonostante la grancassa che quasi ogni giogno viene suonata dal Governo i dati parlano chiaro: 100 studenti italiani iscritti all'ultimo anno della scuola secondaria di I grado o al terzo della scuola secondaria di II grado dispongono rispettivamente di 8,3 e 8,2 personal computer. I loro coetanei europei dispongono mediamente di 21,1 e 23,2 pc, praticamente il triplo.

Il 25,3% degli studenti di terza media e il 17,9% dei loro colleghi del terzo anno della scuola superiore frequentano scuole prive di connessione alla banda larga, a fronte di corrispondenti valori medi europei di gran lunga inferiori (rispettivamente, 5% e 3,7%). 

La frequenza di scuole dotate di ambienti di apprendimento virtuale è un'esperienza che coinvolge il 19% degli studenti in uscita dalla scuola media di I grado e il 33% degli iscritti al terzo anno della secondaria di II grado, quote ancora una volta sensibilmente inferiori alle medie europee (nell'ordine, 58% e 61% di studenti in età corrispondente). 

I dirigenti si scuola secondaria di II grado intervistati dal Censis ritengono che le soluzioni migliorative praticabili siano la creazione di piattaforme per il reperimento e la fruizione di materiale e servizi didattici (86,6%), il passaggio da una logica di proprietà (di infrastrutture, dispositivi, ecc.) a una logica di servizio (a canone) (68,2%), puntando sull'autonomia delle scuole per l'adeguamento strutturale (70,5%).

Insomma, la strada per avvicinarci agli standard europei è ancora molto lunga.