Scatti di anzianità? Potrebbero rimanere,
si andrà verso sistema misto. Rifare consultazioni

di Paolo Damanti, Orizzonte scuola 16.12.2014

Ieri la notizia della bocciatura della proposta del Governo degli scatti stipendiali basati unicamente sul merito come risultato della consultazione sulla riforma. Noi l'avevamo già detto.

Bocciati.

Insomma, era una proposta irricevibile quella di assegnare solo al 66% dei docenti gli scatti stipendiali e la bocciatura annunciata ieri dallo stesso Ministro durante la presentazione dei risultati della consultazione ne è riprova. IL MERITO: nuovo funzionamento scatti stipendiali. Aumenti di stipendio solo per il 66% dei docenti.

Bastava seguire OrizzonteScuola.it che il 26 settembre 2013 lanciava un sondaggio sull'argomento. Il risultato? 28% chiedeva stipendio legato esclusivamente al merito, 30% ai soli scatti di anzianità e il 42% chiedeva un sistema misto.

Sondaggio i cui risultati sono molto simili a quelli divulgati ieri dal Ministero: solo il 14% vuole un sistema basato solo sull'anzianità, il 35 solo sul merito e il 46 chiede un sistema misto.

Una proposta che premiasse solo  una parte dei docenti su base non meritocratica, ma sulla disponibilità di risorse, era chiaro che fosse assolutamente irricevibile da parte del mondo della scuola, il sospetto è che il Governo facesse fede nell'opinione pubblica per forzare la mano ai docenti. Così non è stato e si è ritrovato con una montagna di mozioni delle scuole contro la proposta, un sondaggio che lo boccia sonoramente e 300mila firme consegnate dai sindacati che chiedono, tra l'altro, anche il rinnovo del contratto.

E adesso?

E' chiaro, come ha fatto intendere ieri il Ministro alla presentazione dei risultati, che il sistema si dovrà rivedere e, a meno di colpi di testa, dovrà essere un sistema misto, se le "consultazioni democratiche uniche in Europa hanno un senso". Inoltre, nella nuova proposta si dovrà tener presente anche un altro aspetto, venuto fuori dalla consultazione. La richiesta è che il nuovo sistema non crei competitività tra i docenti, ma che si mantenga la dimensione collegiale.

Ma non basta.

La scarsa comprensione di chi ha elaborato il sistema del 66%, sottolineata dal sollevamento dei docenti e dalla bocciatura della consultazione, non mette al riparo da una nuova proposta che potrebbe essere altrettanto irricevibile dal mondo della scuola e dall'opinione pubblica. Il passaggio ad un intervento legislativo, così come al solo confronto sindacale non basta.

Insomma, qui ad Orizzonte Scuola ci abbiamo preso gusto alle consultazioni e riteniamo corretto che la nuova proposta del Governo passi nuovamente al vaglio del giudizio popolare.

Risultati consultazione riforma. Assunzioni, scatti stipendiali, supplenze: il resoconto

Dalle slide del Ministero