Scuola, graduatorie dei supplenti nel caos: La piattaforma telematica sta dando gravissimi problemi agli oltre 177 mila inseriti negli elenchi provinciali ad esaurimento che entro il 10 maggio devono aggiornare punteggi e titoli. Rischiano di perdere il lavoro per tre anni di Salvo Intravaia, la Repubblica scuola 21.4.2014 Aggiornamento delle graduatorie dei supplenti in alto mare. Da qualche giorno, gli oltre 177mila supplenti "storici" inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento stanno tentando di aggiornare punteggi e titoli acquisiti nel biennio precedente, ma il sistema informativo del ministero è in tilt. Le domande, esclusivamente online, vanno inoltrate entro il 10 maggio ma durante la compilazione dei format online i docenti incontrano mille difficoltà. La più preoccupante è quella che non consente alle migliaia di precari della scuola il cui futuro dipende da queste domande di inoltrare l'istanza dopo avere debitamente compilato i moduli elettronici. Una circostanza che getta nel panico i supplenti. Perché per un titolo non inserito o un punteggio non aggiornato si può perdere una supplenza e soprattutto lo stipendio per tre anni ed essere scavalcati da decine di concorrenti. Perché le nuove graduatorie varranno per il triennio 2014/2016. Ma non solo. Si può anche perdere la chance che i supplenti aspettano da una vita: l'immissione in ruolo dalle graduatorie dei precari dalle quali vengono reclutati metà degli assunti. L'altra metà dei posti è appannaggio dei vincitori degli ultimi concorsi a cattedra. Già durante la prima giornata, quella dello scorso 14 aprile, erano iniziati i problemi. "Non è possibile dover fare i conti ogni momento col malfunzionamento del sistema che dovrebbe gestire attraverso istanze on line una procedura delicata come il rinnovo delle graduatorie ad esaurimento", tuona Francesco Scrima della Cisl scuola. "Non si contano ormai più le segnalazioni di anomalie che incontra chi affronta l'avventura della compilazione della sua domanda tramite computer. Si va da errata attribuzione dei punteggi a evidenti incongruenze nel calcolo dei servizi, a inesattezze nella acquisizione delle dichiarazioni relative a titoli, requisiti, preferenze. Peraltro, il pdf riassuntivo da stampare a conclusione della procedura contiene dati in molti casi non corrispondenti a quanto si è digitato". Insomma, un disastro. "Oltre a numerose interruzioni del collegamento - spiegano dalla Flc Cgil - l'applicazione presentava una serie di anomalie, come quella che in caso di trasferimento della domanda era possibile selezionare solo la regione e non la provincia". Una situazione che ha indotto migliaia di precari di lunga data a prendere d'assalto le linee telefoniche dei sindacati per segnalare le disfunzioni. La Gilda degli insegnanti parla di "domande online nel caos" e chiede al ministero di prorogare la data di scadenza. "I problemi tecnici sorti con la piattaforma telematica - spiega il sindacato - stanno rallentando, e in molti casi addirittura impedendo, la compilazione e l'invio delle domande". "Il periodo previsto per l'inoltro delle istanze, inoltre, risulta troppo breve - continuano dalla Gilda - perché tra il 10 aprile e il 10 maggio ci sono numerose festività. Se il Miur non dovesse risolvere le difficoltà tecniche in tempi rapidi - conclude la Gilda - chiediamo la possibilità di inoltrare le domande anche in forma cartacea". Giovedì scorso il capo dipartimento di viale Trastevere, durante un incontro con i sindacati, si è impegnato a fare correggere le anomalie. E pare che il 22 aprile prossimo il sistema dovrebbe ritornare a funzionare correttamente. Intanto il ministero ha messo in linea una serie di Faq che chiariscono come compilare le domande. |