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classico Giulio Cesare - Brano su sesso gay, prof denunciati In un liceo di Roma, docenti leggono in classe parti di «Sei come sei» di M. Mazzucco. I genitori li denunciano per corruzione di minori. La scrittrice: «Sbigottita e dispiaciuta» di Antonella De Gregorio, Il Corriere della Sera scuola 28.4.2014
Una situazione esplicita, un uso delle parole che non lascia niente
all’immaginazione. E quell’incontro tra Mariani Andrea e Giose,
nello spogliatoio, dopo la partita di calcio, resta scolpito sulle
pagine, come graffi sulla pietra. Un rapporto orale, porto con garbo
e forza insieme, da una tra le più amate scrittrici contemporanee,
Melania Mazzucco. Che nel suo romanzo «Sei come sei», racconta un
personaggio femminile straordinario, un’eroina piccola e fortissima
che ha alle spalle una famiglia poco convenzionale: Eva è nata da
due papà. Anzi, da un’inseminazione artificiale con utero in
affitto. Dopo la morte di uno dei padri, Eva viene adottata da zii
milanesi. Durante una gita scolastica, la ragazza viene presa di
mira da un gruppo di bulli: reagisce. Poi fugge in treno dal papà
superstite, che vive sugli Appennini. Il libro ripercorre le tappe
della vita della ragazzina, racconta la determinazione con la quale
due uomini scelgono di essere padri. Di quella storia, piena di
grazia e tenerezza, letta in classe, in un liceo romano, ragazzini e
genitori hanno colto solo l’aspetto pruriginoso del sesso tra gay.
Ed è partita la denuncia, per pubblicazione di spettacoli osceni e
corruzione di minorenni, contro alcuni professori del Liceo Giulio
Cesare di Roma, storico istituto della capitale. Alcuni genitori
hanno contattato l’Associazione Giuristi per la Vita e
l’Associazione Pro Vita Onlus che hanno sporto denuncia presso la
Procura di Roma. Nella denuncia «si afferma che gli allievi in
questione hanno un’età compresa tra i 14 ed i 16 anni» da qui il
reato ipotizzato di corruzione di minore. Inoltre si sottolinea che
«la divulgazione di materiale dichiaratamente osceno, non può non
urtare la sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che
tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni».
Per i denuncianti, gli allievi del ginnasio romano sarebbero stati
«obbligati a leggere il romanzo a forte impronta omosessualista»
sottolineando che «alcuni passi rivelano, in realtà, un chiaro
contenuto pornografico».
Accuse ridicole, le ha definite la scrittrice, che si è detta
«sbigottita e dispiaciuta per la notizia». «Leggere romanzi che
parlano di cose reali e di temi anche complessi della nostra vita -
ha aggiunto Melania Mazzucco - non ha mai corrotto nessuno. Il
compito di un romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che
ci circonda. A meno che non si voglia mettere in discussione il
diritto di considerare i ragazzi delle persone capaci di intendere e
di volere, e di formarsi delle opinioni. Dare loro gli strumenti per
capire il mondo e se stessi - anche con un libro: è proprio questo
che significa svolgere correttamente il proprio mestiere di
insegnanti».
La lettura del libro rientra tra quelle proposte ad alcune classi del
ginnasio, nell’ambito della «Strategia nazionale per la prevenzione
e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento
sessuale» voluta dalla Presidenza del Consiglio e finalizzata alla
«realizzazione di un piano triennale di azioni pilota (2013-2015),
integrate e multidisciplinari, volte alla prevenzione e al contrasto
delle discriminazioni in tale ambito».
Iniziativa osteggiata dagli studenti di Lotta Studentesca, formazione
giovanile di Forza Nuova, che lunedì mattina hanno protestato
davanti alla storica scuola del quartiere Trieste, contestando i
programmi del liceo ed esponendo uno striscione dai contenuti
omofobi, con scritto «Maschi Selvatici! Non checche isteriche».
All’arrivo della polizia, i giovani si sono dileguati. Il circolo di
cultura omosessuale Mario Mieli ha espresso piena solidarietà e
vicinanza agli insegnanti e agli studenti del Giulio Cesare per la
«gravissima azione di violenza politica e intimidazione dal sapore
dichiaratamente fascista, a pochi giorni dal 25 aprile». Di ridicola
provocazione parla Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center: «Chi
ha contestato platealmente la lettura del libro di Melania Mazzucco
al Giulio Cesare vuole istigare i giovani all’omofobia e a
comportamenti discriminatori. Siamo al rogo dei libri, poco ci
manca», ha detto. Sulla vicenda è intervenuto anche il vice presidente dell’Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi, che ha invitato gli insegnanti «a essere molto cauti per quanto riguarda la sfera dell’educazione morale data dalle famiglie». «Prima di fare scelte del genere - ha premesso - bisognerebbe parlarne con le famiglie. Nello stesso tempo rilevo che gli adolescenti sono molto più edotti di quanto non dica lo stesso libro della Mazzucco». Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige, parla invece di «gravissima violazione del patto di corresponsabilità tra genitori e scuola». «Non è ammissibile divulgare a scuola materiale dichiaratamente pornografico, e sottoporlo ai minori abusando della propria autorità di insegnanti», ha aggiunto. |