Spending review, la Giannini in campo:
"Niente tagli all'università"

Il ministro dell'Istruzione smentisce i sacrifici agli atenei:
"Solo accantonamenti per motivi di contabilità, troveremo le risorse per non applicarli"

 la Repubblica scuola 20.4.2014

ROMA - Quelli contenuti nel decreto legge sulla spending review, che toglierebbe 30 milioni subito e 45 milioni dal 2015 in poi al Fondo di finanziamento ordinario per le università italiane, "non sono tagli, ma solo accantonamenti necessari per motivi di contabilità. Tuttavia, faremo di tutto per non applicarli". Lo sostiene in un'intervista su Repubblica in edicola, dopo le polemiche di ieri, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.

"Per ragioni di copertura finanziaria abbiamo dovuto mettere quella voce a bilancio", ha spiegato la Giannini nell'intervista, "ma siamo al lavoro per trovare all'interno del nostro Ministero il risparmio che ci consentirà di non toccare il Fondo ordinario. Siamo a buon punto". "Il decreto Irpef", continua Giannini, "ha tirato fuori dieci miliardi di euro e, quindi, a tutti i ministeri sono stati chiesti sacrifici". Tuttavia "il premier ha ribadito che da una parte dobbiamo trovare i soldi per le coperture, ma che dall'altra ci spettano soldi per gli investimenti. Faremo tutto in sintonia con il ministero dell'Economia".

Ieri una bozza circolante del decreto tra i rettori della Conferenza delle università (portava la data, 18 aprile, e l'ora, 16,46, del Consiglio dei ministri) al comma 6 articolo 50 parlava in maniera esplicita di una sottrazione di 30 milioni al Fondo di finanziamento ordinario delle università per il 2014 (oggi ammonta a 7 miliardi di euro) e di 45 milioni per ogni anno a partire dal 2015.

Il titolo dell'articolo in questione del decreto spending è "disposizioni finanziarie" e recita: "Per l'università la razionalizzazione della spesa è assicurata attraverso la riduzione della dotazione del Fondo di finanziamento ordinario" (istituito nel 1993 e nelle ultime due stagioni in calo). Inoltre, una "razionalizzazione della spesa" generale viene assicurata attraverso una riduzione del Fondo ordinario per gli enti di ricerca, a eccezione dell'Invalsi. In questo caso l'ammontare della "razionalizzazione" non è stata quantificata.