Sul registro elettronico
l’Antitrust di P.A. La Tecnica della Scuola 15.4.2014 L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare l’esistenza di una possibile intesa restrittiva della concorrenza tra le società fornitrici del software gestionale del registro elettronico per le scuole
Il provvedimento è stato notificato oggi alle società nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza. Tutto sarebbe partito a causa di una segnalazione ricevuta dalla Casa Editrice Roberto Spaggiari Spa in base alla quale Argo e Axios, a ridosso dell’introduzione obbligatoria nelle scuole del registro di classe e delle comunicazioni scuola-famiglia in formato elettronico, avrebbero deciso di rendere difficile, fino a rimuoverla, l’interoperabilità tra i loro software gestionali e i registri elettronici dei concorrenti. Argo e Axios, in tempi diversi ma con modalità analoghe, avrebbero bloccato l’accesso ai database inclusi nei gestionali, contenenti i dati della scuola relativi agli alunni, alle famiglie e al personale soprattutto docente e che risultano necessari per il funzionamento del registro elettronico. Tali condotte avrebbero di fatto impedito agli istituti scolastici che adottano un software gestionale di Argo o Axios di utilizzare i dati, contenuti nei database alunni e personale, per il registro elettronico fornito da un operatore diverso. L’ostacolo all’interoperabilità generato dalle condotte di Argo e Axios, peraltro, potrebbe anche essere di ostacolo alla migrazione da un software gestionale ad un altro. L’intesa ipotizzata potrebbe limitare in maniera sostanziale le possibilità di scelta degli istituti e condizionare la concorrenza dinamica nei mercati dei software per le scuole, ivi compresi quello per prodotti innovativi quali registro elettronico e comunicazioni scuola-famiglia in formato elettronico, producendo effetti distorsivi sul processo di digitalizzazione delle scuole, con danno non solo dei fruitori dei servizi scolastici, e cioè gli alunni e le loro famiglie, ma dell’intera collettività. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 aprile 2015. |