Politiche educative Il test d’ammissione all’università immiserisce il ragionamento logico Si avvicina la data dei test d’ammissione ai corsi universitari per l’anno accademico 2014-2015. Alcuni docenti di logica valutano i quesiti riguardanti il ragionamento logico e chiedono al MIUR di riesaminarne sia la formulazione sia i tempi necessari al completamento; così come sono attualmente formulati, infatti, i quesiti non permettono di valutare correttamente le capacità logico-argomentative dei candidati ma, al contrario, finiscono decisamente per mortificarle. di Dalla Chiara, Dorato, Giuntini e Sergioli, Education 2.0 28.3.2014 Fa specie osservare le diversità fra test d’ammissione alle Università e test Teco (i test sulle competenze generaliste dei laureandi), tra loro totalmente difformi non solo nelle parti specifiche (biologia, chimica, ecc.), ma perfino nella parte più “confrontabile”, vale a dire quella che a che fare con il ragionamento logico e l’argomentazione; a differenza dei Teco, infatti, i test d’ammissione contengono, nella sezione di ragionamento logico, numerosi quesiti di tipo “enigmistico” che non misurano affatto le capacità logico-critiche, ma tutt’al più, la prontezza.
Confondere i due piani è un grave errore “logico”: per manifestarsi,
le capacità logiche hanno bisogno di tempo e soprattutto necessitano
di essere “reiterate” nel tempo, a partire almeno dalla scuola
media.
La logica ovviamente non è questo, ma neanche quello che il test
d’ingresso intenderebbe misurare; la logica sta a fondamento di ogni
argomentazione razionale consequenziale e non è specifica di una
singola disciplina, anche se alcuni ambiti del sapere (come la
matematica, la fisica, la filosofia e l’informatica) non potrebbero
neanche esistere prescindendo dai fondamentali principi logici.
Non si pretende che la logica sia proposta come disciplina autonoma
(anche se qualche ora di lezione di logica e di teoria
dell’argomentazione non guasterebbe), ma che essa possa permeare le
varie discipline curricolari, non sovrapponendosi a queste, ma dando
loro la struttura argomentativa e consequenziale che permetta agli
studenti di affrontare in maniera coerente gli studi e di
razionalizzare anche il loro approccio nei contesti quotidiani. |