Laureati e abbandoni,
l’Italia in fondo alla classifica europea

di A.G. La Tecnica della Scuola 11.4.2014

Dai dati Eurostat 2013, pubblicati l’11 aprile, risulta che il nostro Paese detiene la percentuale più bassa di laureati tra i 30 e i 34 anni: appena il 22,4%. Male anche per i ragazzi tra i 18 e 24 anni che hanno abbandonato studi e formazione dopo la scuola media: sono il 17%, afronte di una media Ue dell'11,9%; peggio di noi solo Spagna (23,5%, record negativo), Malta (20,9%), Portogallo (19,2%) e Romania (17,3%).


Rispetto ai 28 paesi dell’Unione europea, l’Itala detiene la percentuale più bassa di laureati tra i 30 e i 34 anni: appena il 22,4%. Il preoccupante dato quanto emerge dai dati Eurostat 2013, pubblicati l’11 aprile.

Nel capitolo che riguarda coloro che hanno completato gli studi universitari, a fronte di una media Ue del 37% di giovani adulti che hanno portato a termine il percorso universitario, l'Italia con il 22,4% è letteralmente l'ultima della classe, sorpassata anche da Romania (22,8%), Croazia (25,9%) e Malta (26%). I paesi con il più alto numero di laureati sono invece Irlanda (52,6%), Lussemburgo (52,5%) e Lituania (51,3%). Nel 2002, l'Italia era al 13,1% e, pur essendo quindi migliorata, è avanzata molto meno degli altri paesi, passando dalla quintultima posizione europea all'ultima 11 anni dopo.

E va male anche per gli abbandoni a livello di scuola secondaria, per i quali l'Italia è quintultima. E 23ma su 28 è anche la posizione italiana per numero di ragazzi tra i 18 e 24 anni che hanno abbandonato studi e formazione dopo la scuola media, ben il 17%. A fronte di una media Ue dell'11,9%, peggio di noi solo Spagna (23,5%, record negativo), Malta (20,9%), Portogallo (19,2%) e Romania (17,3%). I paesi virtuosi con il minor numero di ragazzi che hanno precocemente smesso di studiare sono Croazia (3,7%), Slovenia (3,9%) e Repubblica ceca (5,4%). E non stiamo parlando certo di terre particolarmente avanzate, sia socialmente sia da un punto di vista economico….