Fondi per l'edilizia: fateci capire! di R.P. La Tecnica della Scuola 2.4.2014 Soldi già stanziati poco meno di un anno fa, ma ancora fermi nelle casse dello Stato. E intanto tetti e soffitti continuano a crollare.
La questione dei fondi per l’edilizia scolastica fa parte di questi fatti incomprensibili. In queste ore il ministro Giannini ha annunciato con una certa enfasi che il 60% dei fondi stanziati per questo scopo sono stati assegnati grazie al fatto che il Governo ha concesso una proroga (inizialmente i termini per Comuni e Province scadevano a fine febbraio, ma ora sono stati spostati al 28 aprile), quindi cè tempo anche 3 settimane o poco più per assegnare il rimanente 40%. Come di consueto la situazione è molto diversificata da regione a regione (e già questo è difficile da capire); in Piemonte dei 9milioni previsti ne sono stati assegnati poco più di 8, mentre in Campania è stato assegnato un solo milione dei 18 stanziati. In Basilicata i 2milioni previsti sono stati attributi tutti, mentre in Puglia non si sia ancora nulla di dove finiranno i 12milioni programmati (tanto che per questa regione, come per la Campania, è prevista una ulteriore proroga fino al 30 giugno. Ma le stranezze non finiscono qui, perché questi sono soldi che erano previsti dal “decreto del fare” del giugno scorso: questo significa che ci è voluto quasi un anno solo per decidere come assegnare i quattrini (in Campania e in Puglia ci vorrà anche di più). Nulla si dice sulleffettiva apertura dei cantieri e men che meno sul concreto ripristino degli edifici bisognosi di interventi. Ora, la domanda è semplice: se è stato necessario un anno per distribuire 150milioni, quanto tempo occorrerà per decidere in che modo spendere i 4miliiardi di cui parla Renzi? Se dovessimo fare la proporzione, dovremmo dire che occorrerebbero più di 20 anni, ma è ovvio che in questo caso la regola del “tre semplice” non vale. Resta comunque il fatto che non è facile accettare che nelle scuole italiane crollano tetti e soffitti mentre nelle casse dello Stato giacciono inutilizzati soldi che il Governo ha deciso da tempo di destinare alla sicurezza degli studenti e del personale. |