Quota 96 Scuola, pronunciamento
definitivo di Renzi entro il 15 giugno?

Pensioni Quota 96 Scuola, l’ennesima risoluzione
depositata alla Camera apre la via alla soluzione?

di Massimo Calamuneri, The Blasting News 26.4.2014

Importanti novità in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola: nella tarda serata di giorno 24 aprile è stata infatti depositata alla Camera la risoluzione approvata in seno alla discussione sull’approvazione del DEF con la quale si invita il  governo ‘a provvedere per quanto riguarda la riforma del sistema previdenziale, alla soluzione dei lavoratori c.d. Quota 96, ad adottare entro il 15 giugno 2014 disposizioni e procedure per dare soluzione certa al problema dei della c.d. Quota 96, per permettere loro di andare in pensione a partire dal 1° settembre del 2014’.

Come accennato in apertura  si registrano importanti novità in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola, con i deputati Giulio Marcon e Annalisa Pannarale ad aver depositato alla Camera la risoluzione approvata lo scorso 17 aprile che impegna il governo Renzi, come già evidenziato, ‘ad adottare entro il 15 giugno 2014 disposizioni e procedure per dare soluzione certa al problema dei della c.d. Quota 96, per permettere loro di andare in pensione a partire dal 1° settembre del 2014’.

Il caso pensioni Quota 96 Scuola attende una risposta ormai da troppo tempo: servono 450 milioni di euro per dar corso al pensionamento della categoria con decorrenza a partire dal primo settembre 2014, ed è ormai chiaro come dietro ai continui dinieghi si celi una precisa volontà politica.

Eppure risolvere una volta per tutte il caso pensioni Quota 96 Scuola avrebbe elevato a dismisura i consensi per il governo Renzi, una sorta di manna dal cielo in vista delle elezioni europee, ma neanche questo tipo di ‘ragionamento’ ha prevalso. La cosa in effetti non dovrebbe stupire data l’assoluta insensibilità già ampiamente mostrata dallo stesso governo Renzi nel trattare un problema innescato da un grossolano errore commesso da un ex ministro della Repubblica Italiana.

Il punto è che non si ha a che fare con un ‘favore’ o con una ‘richiesta’ bensì con un diritto che il governo Renzi non può più permettersi di ledere. Senza se e senza ma.

Il caso pensioni Quota 96 della Scuola deve essere risolto al più presto, ne va della dignità della classe docente e dell’onorabilità dello stesso stato italiano, chiamato a tutelare i diritti dei propri lavoratori. Vi terremo aggiornati.

 

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