Scuola: slittano le assunzioni, tradita speranza precari. Protesta a Roma: "Sono solo annunci"

 Tiscali.it, 29.8.2014

Slitta il provvedimento sulla scuola del Governo Renzi e slittano anche le speranze di quegli insegnanti che si attendevano decisioni su assunzioni e pensioni. Un malcontento crescente, sfociato oggi in una manifestazione a Roma. In prima fila i "quota 96", che "rivendicano il loro diritto di andare in pensione". Al loro fianco l'esercito di prof che chiede stabilità: precari storici, vincitori senza cattedra e idonei dell'ultimo concorso per docenti.

Si è trattato di una protesta "autorganizzata" dai comitati dei docenti, a cui hanno aderito anche sigle sindacali, come Cobas, Flc Cgil e Gilda. Le 100 mila assunzioni promesse dal Governo, ha detto la coordinatrice del gruppo di precari "Ora Basta!!!", Rosaria Miranda, "al momento rimangono solo un annuncio. Fermeremo la protesta solo quando ci daranno qualcosa di concreto. Se si vuole svecchiare la scuola, non servono altri concorsi, basta assumere i precari".

"Le graduatorie di merito sono ancora piene di vincitori senza cattedra e di idonei - ha osservato Angelo Palumbo, rappresentante degli idonei del concorsone del 2012 - il Ministero non bandisca nuovi concorsi. Siamo stati invisibili fino a maggio, non vogliamo rimetterci di nuovo la maschera". Delusione anche per i 'quota 96', promotori dell'iniziativa di piazza. "La nostra istanza è stata nuovamente rimandata", ha detto Chiara Farigu in rappresentanza dei circa 4.000 mila docenti penalizzati dalla riforma Fornero.

"Dopo aver stralciato l'emendamento che ci assicurava la pensione dal decreto sulla Pubblica amministrazione - ha aggiunto Farigu - ci hanno promesso o un decreto ad hoc o un intervento nell'ambito del piano scuola. Ma finora non abbiamo visto nulla e oggi il piano scuola non verrà presentato in Consiglio dei ministri. Chiediamo la pensione almeno per dicembre. Il governo deve darsi obiettivi inferiori a quelli che annuncia, così forse riesce a raggiungerli.

Mandi in pensione intanto questi 4 mila insegnanti e assuma i primi 4 mila precari". A sostegno dei 'quota 96' anche il magistrato Ferdinando Imposimato e Vittorio Lodolo D'Oria, esperto in malattie professionali degli insegnanti: "Eliminare le supplenze non ha senso - ha detto Lodolo, commentando le indiscrezioni sul provvedimento - significa eliminare le malattie, quando nell'80% sono patologie connesse alla professione". Ma ora i delusi non rimarranno con le mani in mano. Dal palco di piazza Santi Apostoli hanno promesso nuove iniziative e mobilitazioni e hanno lanciato "un appello per una manifestazione nazionale da organizzare entro settembre".