Riforma pensioni Renzi 2014:
tutto rinviato a settembre, cosa attendersi?

Riforma pensioni Renzi 2014: ecco tutte le proposte in campo a partire da settembre.

di Fitzwilliam Darcy, The Blasting News 18.8.2014

Le discussioni e i confronti per quanto riguarda la riforma delle pensioni Renzi 2014 riprenderanno a settembre e tutto sembra essere rinviato alla Legge di Stabilità. In questo articolo cercheremo di capire quali sono i temi sul tavolo delle trattative e cosa è lecito attendersi. Come abbiamo avuto modo già di appurare, il Ministro Poletti ha affermato, prima della pausa estiva, che una delle questioni che maggiormente si ricominceranno a discutere a partire da settembre riguarda la possibilità di una maggiore flessibilità in uscita per quanto riguarda l'età pensionabile. Questo dovrebbe essere il correttivo fondamentale alla riforma della pensioni Fornero. Vediamo allora nello specifico quali sono le ipotesi messe in campo negli ultimi mesi e che saranno al centro delle discussioni per la riforma delle pensioni Renzi.

Riforma pensioni Renzi 2014: le proposte sulla flessibilità

Ecco quali sono le proposte per una maggiore flessibilità in uscita che faranno da base per la tanto attesa riforma delle pensioni Renzi:

Pensionamenti flessibili. Si tratta della cosiddetta proposta Damiano, secondo la quale si ammetterebbe la possibilità di pensione anticipata a 62 anni e 35 anni di contributi mediante l'utilizzazione di un sistema di penalizzazioni dal 2% all'8% secondo gli anni che mancano per raggiungere i 66 anni previsti dalla legge Fornero. La proposta prevede anche la cancellazione delle penalizzazioni per chi ha maturato i 41 anni di contributi pur non avendo raggiunto i requisiti anagrafici.

Quota 100. Un altra proposta riguarda, invece, un sistema che ricalca quello della vecchia pensione di anzianità, cioè a partire da un requisito anagrafico minimo e un perfezionamento del requisito contributivo. Si parla di Quota 100, che funzionerebbe in questi termini: 40 anni di contributi e 60 anni di età anagrafica, 39 anni di contributi e 61 anni di età anagrafica, etc.

Prestito pensionistico. Si tratta della proposta di Giovannini e che prevede la possibilità per colui che si trova ad essere senza lavoro e senza requisiti di accesso secondo le norme previste dalla legge Fornero di richiedere all'Inps un "anticipo" sulla pensione tramite il cosiddetto "prestito pensionistico". Fino a 2-3 anni dal raggiungimento dei requisiti, dunque, si potrebbe richiedere il prestito da ripagare tramite trattenuta sull'assegno pensionistico una volta conseguito il diritto alla pensione anticipata.

Proroga dell'opzione donna. Anche se il governo ha fatto un incredibile dietrofront, potrebbe ritornare in campo la possibilità di estendere il regime dell'opzione contributivo donne mediante il quale dare la possibilità di una pensione anticipata con requisiti agevolati a patto di accettare il passaggio a un sistema completamente contributivo.

Insomma, tante le proposte in campo oramai da mesi. È chiaro che si attende un segnale concreto da parte della politica in vista di una riforma delle pensioni Renzi 2014. Restiamo in attesa di novità.


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