Pensioni e quota 96 scuola: cosa succederà
dopo il No della Ragioneria all'emendamento?

In base alle dichiarazioni del ministro Giannini
e dell'Onorevole Puglisi, possibile un piano B.

di Gigi Rovelli, The Blasting News 4.8.2014

Abbiamo seguito da vicino, nel corso della mattinata e nel pomeriggio di oggi, il triste epilogo dell'emendamento relativo ai 'quota 96' della scuola, testo che è stato bocciato dal governo Renzi in Senato, dopo che la Ragioneria dello Stato aveva espresso il proprio parere negativo sulle coperture finanziarie.

Dopo lo sdegno, la rabbia, le parolacce e gli insulti, innegabilmente comprensibili, viene spontaneo chiedersi che cosa succederà nei prossimi giorni e se, effettivamente, le speranze di poter andare in pensione per i 4000 'quota 96', il prossimo 1 settembre sono completamente svanite.

A questo proposito, la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo del Partito Democratico al Senato ha rilasciato delle importanti dichiarazioni che lasciano aperta una piccola fessura alla granitica porta che sembra essersi chiusa. 


Pensioni, quota 96 scuola: onorevole Puglisi 'il governo saprà rimediare in fretta'

Sembra quasi un paradosso, ma l'onorevole Puglisi, infatti, ha affermato che il governo Renzi è intenzionato ad intervenire in tempi brevi e attraverso un provvedimento specifico volto a sanare l'ingiustizia perpetrata nei confronti dei 'quota 96'.

Lo scorso 12 luglio vi avevamo scritto in merito alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini sull'ormai famoso decreto Scuola: il numero uno del Miur aveva affermato che 'tra le questioni urgenti, quella del 'Quota 96' rappresentava un problema da risolvere soprattutto perchè apre un'opportunità per quattromila giovani che possono essere assunti.'

Dobbiamo attenderci, dunque, un provvedimento di riserva? Secondo le dichiarazioni del ministro Giannini, possiamo dire di sì, in quanto si è anche detto che, nel caso in cui l'emendamento dei 'quota 96' fosse stato bocciato (come puntualmente si è verificato), il governo sarebbe intervenuto con un apposito Decreto. 

Anche secondo l'onorevole Puglisi, sarà fatto qualcosa: il governo ha la volontà politica per farlo, per cui ci si attende una rapida iniziativa da parte dell'esecutivo.


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