Graduatorie ad esaurimento: Orizzonte scuola 4.8.2014 redazione - Troppo facile delineare le problematiche legate all'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento come un semplice scontro tra precari del Nord contro quelli del Sud. I precari storici di Mantova si lamentano delle province limitrofe. Pentenero: "ripristinare 5 anni servizio obbligatori". Doppietta, ieri, del quotidiano torinese "La Stampa" sulla questione relativa agli spostamenti dei precari dalle graduatorie ad esaurimento del Sud verso quelle del Nord. Con i precari di queste ultime che vengono scavalcati ai docenti meridionali con punteggio superiore. E l'assessore all'istruzione del Piemonte che invoca i 5 anni di servizio obbligatori prima di chiedere il trasferimento.
Noi ce ne eravamo già
occupati tempo fa, tramite il sondaggio svolto da Voglioilruolo e
dal quale abbiamo tratto ben tre articoli molto letti.
Articoli profetici. Adesso è cronaca ed è guerra aperta, dopo la pubblicazione delle graduatorie ad esaurimento provvisorie e i precari "autoctoni" che hanno visto docenti provenienti da altre province superarli nelle posizioni. Ovviamente, il dito è puntato verso i docenti precari del Sud, rei di non trovare lavoro nelle proprie regioni a causa dei tagli della Gelmini e dei seguenti governi, (di sinistra inclusi) che hanno mantenuto il blocco degli organici, con seguente perequazione dei posti a vantaggio del Nord. Quindi ci si sposta dove c'è lavoro. Ma dal Nord giungono segnali di guerra. Gruppi di precari si stanno organizzando perché vogliono vederci chiaro sui punteggi e titoli dei colleghi del Sud. Così, ad esempio, a Lucca, le maestre di infanzia e primaria si sono viste scavalcare da 150, circa, colleghe provenienti da altre Regioni. Non diversa la situazione in altre classi di concorso. Così, hanno affilato le armi e presenteranno richiesta di controllo dei punteggi e dei titoli dei docenti provenienti da fuori provincia. Si tratta di un must che si ripete ad ogni aggiornamento, sulla scorta dei luoghi comuni di titoli e punteggi falsi, che i docenti provenienti da altre Regioni portano con sè insieme ai bagagli. In realtà i controlli vengono già effettuati, basta che vengano seguite le giuste procedure, spiegate i questo articolo.
Ma sulla stampa fa più
notizia parlare di richiesta di controlli straordinari. Come dicevamo all'inizio, troppo facile chiudere il recinto nel semplice scontro tra Nord e Sud. Il "problema" degli spostamenti è molto più ampio e riguarda anche quello da province limitrofe. E' comunicato di questa mattina, quello di un gruppo di docenti del Mantovano che si sono viste scavalcare da docenti provenienti principalmente da province viciniore ed in particolare da Verona e Brescia, "relegando in coda, leggiamo nel comunicato, i docenti storici prossimi al raggiungimento del ruolo". E si annuncia la creazione di un coordinamento su FaceBook (Ora basta) che vede Mantova, Firenze, Lucca unirsi per chiedere "il rispetto degli anni di duro sacrificio che li hanno portati a scalare faticosamente graduatorie sempre più affollate."
Insomma, la guerra
stagionale delle graduatorie ha confini ben più ampi rispetto ad una
semplificazione legata ad uno scontro "etnico" tra Nord e Sud.
A noi sembra che più di
scontro tra Nord e Sud, si debba parlare di scontro senza quartiere
ed i una situazione per i precari che negli anni è diventata sempre
più intollerabile e alla quale si potrà mettere fine soltanto con la
loro immissione in ruolo esaurendo, realmente, tutte le liste
d'attesa.
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