per rimediare a una stagione segnata dal brutto tempo
L’offensiva del mare a settembre Il sindaco di Forte dei Marmi: «In classe un mese dopo. La lettera al ministro: «Posticipare l’inizio delle lezioni». La battaglia per tenere aperti gli stabilimenti di Marco Gasperetti, Il Corriere della Sera scuola 18.8.2014 Al sindaco di Forte dei Marmi l’idea di scrivere al ministro dell’Istruzione è arrivata nel mezzo di una mattinata uggiosa di pioggia, quella dell’altro ieri, l’ennesima dell’estate più strampalata che la Versilia ricordi a memoria di bagnino. Guardando dalle finestre del municipio la spiaggia deserta e gli ombrelloni chiusi, Umberto Buratti (Pd) si è messo davanti al computer e ha chiesto alla conterranea, la lucchese Stefania Giannini, di rinviare l’apertura delle scuole al primo ottobre. «Caro ministro, è stata un’estate perseguitata dal maltempo e gli operatori turistici hanno dovuto subire gravissimi danni - ha scritto Buratti -. Le chiedo dunque di posticipare di un mese l’apertura delle scuole, sarebbe di grande sollievo per tutti gli operatori turistici che sono stati seriamente danneggiati. Quando eravamo bambini andavamo a scuola il primo ottobre e settembre era un mese dedicato alle vacanze, spesso al mare, leggendo qualche libro della maestra. Credo che potremmo tornare a quei tempi, magari sperimentandone quest’anno gli effetti». Buratti da anni è uno dei sindaci in prima linea nella battaglia per allungare la stagione turistica. Due anni fa fu il primo in Italia a firmare una delibera, ancora in vigore, per consentire agli stabilimenti balneari di restare aperti sino a novembre e adesso sono in tanti (da Pesaro a Genova, dalla Romagna alla costa laziale, dalla Sicilia al Veneto) i primi cittadini a seguirne l’esempio con l’appoggio incondizionato dei proprietari degli stabilimenti balneari. «Adesso però è arrivato il momento di fare di più - spiega Buratti - e la scuola posticipata potrebbe essere importante per aiutare il turismo, balneare e non. C’è poco tempo, appena un mese, ma se il ministro Giannini ci dà il via potremmo tentare di rimettere in piedi, magari con un settembre super, una stagione assai alluvionata». È una proposta pesante quella del sindaco della località più rinomata della Versilia, sempre più luogo di vacanze dell’establishment politico (dal premier Matteo Renzi alle ministre Giannini e Boschi, dall’europarlamentare Simona Bonafè ai forzisti Giovanni Toti e Paolo Romani), ma non unica, mentre le previsioni pazze continuano a terrorizzare gli operatori turistici. Sempre in Versilia, a Lido di Camaiore, un giovane sindaco, il renziano Alessandro Del Dotto, si è inventato il cinema gratis in spiaggia, ovvero proiezioni notturne con maxischermi negli stabilimenti balneari per tenere aperte le spiagge sino a mezzanotte e anche lui sta deliberando aperture autunnali e invernali. Sulle coste pisane e livornesi, gli stabilimenti balneari resteranno aperti a rotazione anche d’inverno. E a Rimini il sindaco Andrea Gnassi ha appena annunciato una raffica di eventi «sulla battigia», un mix di sagre, spettacoli ma anche meeting politici e iniziative culturali, per dare una nuova spinta (i dati del 2012, con un + 26% sono eccellenti) al turismo fuori stagione. E nonostante il tutto esaurito, anche alla Cinque Terre si sta puntando a un turismo diversificato mare-collina con la valorizzazione, grazie al Parco, degli straordinari sentieri e dei prodotti locali soprattutto in autunno. Mentre, nel resto della Liguria, dopo «l’estate nera», i balneari si preparano alla «rivoluzione d’ottobre». «Cercheremo di garantire almeno due strutture aperte in ogni località balneare - annuncia il segretario regionale della Fib, Enrico Schiappapietra - e vogliamo trasformare le spiagge in parchi dove rilassarsi lontani dal traffico e dove un turista può riposarsi. Anche fuori stagione».
Pesaro, intanto, sventola con speranza l’ultima ordinanza del
neosindaco Matteo Ricci che ha prolungato l’apertura degli
ombrelloni sino al 15 ottobre. Augurandosi che gli ombrelli, quelli
antipioggia, restino chiusi. Anche se, come spiegano i meteorologi,
le estati pazze potrebbero diventare una norma climatica del Paese.
Così c’è chi pensa già ad anticipare la stagione per guadagnare il
massimo dei giorni possibili. Come ha deciso la Capannina Beach di
Jesolo che quest’anno ha aperto gli ombrelloni a marzo. Mentre in
Sicilia, nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, un progetto
ha studiato incentivi e sconti per chi prenota nei mesi autunnali o
invernali. E iniziative simili sono allo studio in Puglia, Sardegna
e sul litorale laziale. Mare forever ? Sì, con uno sguardo al cielo
e l’ombrello a portata di mano. |