Pensioni, quota 96 scuola, precari e governo Renzi, ultime news: in arrivo nuova soluzione

C'è uno spiraglio per i 'quota 96'
con la relativa assunzione di 4000 nuovi precari entro ottobre.

di Gigi Rovelli, The Blasting News 9.8.2014

Chiamatela farsa, chiamatela teatrino, ma la vicenda legata al pensionamento dei 'quota 96' continua ad arricchirsi, giorno dopo giorno, di colpi di scena e di sorprese che sembrano arrivare direttamente da un film di Alfred Hitchcock. Solo alcuni giorni fa, la bocciatura in Senato dell'emendamento al decreto PA con le successive promesse del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che aveva parlato di decreto Scuola ad hoc entro la fine del mese di agosto.

Il ragionamento che tutti si facevano, però, era simile a questo: 'Ormai sarà troppo tardi e addio pensione al primo settembre'. Ecco, però, che arriva in soccorso una norma legislativa secondo la quale è possibile la sostituzione degli insegnanti entro i venti giorni dall'inizio dell'anno scolastico. Secondo il Ministero dell'Istruzione, ci sarebbe la possibilità di completare (in collaborazione con l'Inps) tutto l'iter necessario per l'accesso al pensionamento entro trenta giorni. In più, l'assunzione dei precari che andranno a sostituire i 'quota 96' andranno ad incrementare il turnover del prossimo anno scolastico perchè i posti si renderanno disponibili entro il 31 ottobre.


Pensioni, quota 96 e coperture finanziarie: Matteo Renzi metterà a tacere la Ragioneria dello Stato?

Insomma, un'altra lotta contro il tempo, anche perchè, fino a prova contraria, il testo del Decreto Scuola ancora non ha visto la luce. 

In ogni caso, ieri i Cobas hanno incontrato alcuni dirigenti del Miur e sembra che ci siano le circostanze per arrivare davvero alla conclusione. Unica nota dolente, riguarderebbe il Trattamento di fine rapporto, che potrebbe essere soggetto a trattenimento per un determinato periodo di tempo, ancor non meglio precisato: si parla, però, di un possibile pagamento del TFS solo al raggiungimento dei requisiti pensionistici imposti dalla riforma Fornero.

Il punto focale della questione, lo sappiamo, saranno le coperture finanziarie e qui sia l'Inps che la Ragioneria dello Stato potrebbero nuovamente fare ostruzionismo, ma sembra che il Presidente del Consiglio sia intenzionato a mettere a tacere eventuali problematiche dovessero giungere dai 'tecnici'.


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