Niente soldi, niente "linee guida"...
Reginaldo Palermo, La
Tecnica della Scuola 28.8.2014
E' una
possibile spiegazione. Ma il rinvio potrebbe essere legato anche ad
altri fattori.
C'è persino chi ipotizza che Renzi stia pensando ad un rimpasto di
Governo di cui potrebbe fare le spese proprio il minsitro Giannini.
Perché la presentazione delle linee guida sulla riforma della
scuola è stata rinviata?
E’ davvero difficile rispondere a questa domanda anche perché sulla
questione tutti tacciono, dal presidente Renzi al ministro Giannini.
Dunque, al momento, possiamo fare solo qualche ipotesi.
Intanto è possibile che il rinvio si sia reso necessario dopo le
perplessità manifestate dal ministro dell’Economia Padoan che aveva
fatto sapere che nessuna voce di spesa può considerarsi
“intoccabile”. D’altronde non da oggi la Ragioneria Generale dello
Stato tende a bloccare ogni tentativo dei decisori politici di dare
soluzione a questo o a quel problema della scuola (basti ricordare
due esempi: il pensionamento dei “quota 96” è saltato perché non si
è riusciti a trovare poche decine di milioni di euro, le cosiddette
posizioni economiche del personale Ata sono state finanziate
attingendo al fondo per il funzionamento didattico e amministrativo
delle scuole).
Ma c’è anche chi ritiene che il Governo voglia evitare che l’anno
scolastico si apra fra le proteste anche se in realtà, almeno per
ora, a prendere nettamente posizione contro gli annunci estivi sono
stati solamente i sindacati di base (Unicobas in testa, con uno
sciopero già proclamato per il 17 settembre).
E’ possibile poi che il rinvio sia di carattere puramente tecnico e
dovuto semplicemente al fatto che il “pacchetto” non è ancora del
tutto perfezionato e assemblato: ma questa è una ipotesi poco
attendibile perché non sarebbe la prima volta che in Consiglio dei
Ministri viene presentata una proposta sommaria e poco dettagliata.
Qualche malpensante ritiene invece che il rinvio possa essere legato
a contrasti e dissensi emersi fra Giannini e Renzi. C’è addirittura
chi ipotizza che ci sia nell’aria un rimpasto di Governo che
potrebbe riguardare proprio la “casella” del ministero
dell’Istruzione.
Tutte ipotesi, o forse addirittura illazioni. Un fatto è certo:
Renzi aveva annunciato che il 29 avrebbe stupito tutti, insegnanti,
famiglie e studenti.
Ci è riuscito addirittura con un giorno di anticipo!