Damiano (Pd): è ora di finirla
col mettere le mani sulle pensioni del ‘ceto medio’

Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 20.8.2014

Dopo l’ex ministro Brunetta, anche il presidente della commissione Lavoro della Camera sostiene che la tassa sulle pensioni più alte, quelle da 5.000 euro netti mensili in su, già esiste ed è stata istituita dal Governo Letta: l’attuale esecutivo farebbe bene a concentrarsi, in vista del CdM del 29 agosto, su quali saranno i contenuti della promessa riforma della scuola e che fine ha fatto "Quota 96".

Il sistema previdenziale, con Monti, ha pagato un conto salatissimo e socialmente insostenibile, vedi la questione "esodati": adesso è ora di finirla. Chiediamo piuttosto al Governo, che riunirà il Consiglio dei ministri il prossimo 29 agosto, quali saranno i contenuti della promessa riforma della scuola e che fine ha fatto "Quota 96" degli insegnanti". Così Cesare Damiano del Partito democratico, presidente della commissione Lavoro della Camera, liquida l’ipotesi del prelievo forzoso sulle pensioni d’oro da parte del Governo Renzi al fine di far quadrare i conti dello Stato in vista del confronto con l’Unione Europea di fine mese.

Secondo Damiano, quindi, “ha ragione Brunetta” quando dice che “la tassa sulle pensioni più alte, quelle da 5.000 euro netti mensili in su, già esiste ed è stata istituita dal Governo Letta. Si può sempre strutturate meglio, ma non è da quel cespite che si può immaginare di ricavare risorse significative. In ogni caso, sarebbe improponibile che per fare cassa si mettessero nuovamente le mani sulle pensioni del ‘ceto medio’”.