Pa, eliminata la “quota 96”
che sbloccava 4 mila pensionamenti nella scuola

Dopo gli attacchi di Cottarelli Madia annuncia 4 emendamenti soppressivi al dl.
Salta anche il tetto dei 68 anni per professori universitari e medici

 La Stampa 4.8.2014

Il governo presenterà «4 emendamenti soppressivi» di alcuni punti del dl Pubblica amministrazione tra cui la cosiddetta quota 96, che sbloccava 4 mila pensionamenti nella scuola. Ad annunciarlo il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.

I quota 96 sono i circa 4.000 insegnanti (61 anni di età e 35 di contributi oppure 60 anni di età e 36 di contributi), che non sono potuti andare in pensione nonostante i requisiti a causa della riforma Fornero, una normativa che non ha tenuto conto delle peculiarità del comparto della scuola, dove la data di pensionamento è legata, per esigenze di funzionalità e di continuità didattica, alla conclusione dell’anno scolastico.

Inoltre un emendamento del governo rivede i limiti d’età per il pensionamento d’ufficio, eliminando il tetto dei 68 anni inserito per professori universitari e medici. Ad annunciarlo è il ministro della P.A., Marianna Madia. Restano invece le soglie previste per il resto dei dipendenti pubblici (62 anni e 65 per i medici). 

La mossa del governo va incontro alle recriminazioni portate avanti nei giorni scorsi dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli, che aveva indirizzato i suoi attacchi proprio contro la “quota 96”. «Se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa - aveva scritto sul blog - il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro. Condizione, a mio giudizio, essenziale per una ripresa dell’occupazione in Italia». E ancora: «la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali».