DS: capo o leader? di Aldo Domenico Ficara, Regolarità e Trasparenza nella Scuola 11.8.2014 Analizziamo, senza voler ripercorrere studi sulla leadership, su ciò che il Dirigente scolastico può fare per aiutare un gruppo di insegnanti a svolgere efficacemente il suo compito e a preparare modalità di funzionamento interno che diano luogo a interazioni produttive. Si riportano ad esempio gli stili di direzione secondo la classificazione di Kewin, Lippit e White in autoritario, democratico e laissez-faire, utili a far comprendere la differenza nei comportamenti tra un Dirigente scolastico capo e un Dirigente scolastico leader. Nello stile autoritario (capo) la presa di decisione discende direttamente dal dirigente che la produce indicando anche tutte le fasi per la sua attuazione, la suddivisione delle mansioni e delle attività fra i componenti di un gruppo. I livelli di partecipazione alla formazione delle decisioni sono praticamente inesistenti. Nello stile democratico (leader) il processo di costruzione della decisione è di tipo partecipativo e si sviluppa attraverso la discussione dopo che il dirigente ha indicato obiettivi e possibili strategie per il loro conseguimento. Nello stile laissez-faire (non molto leader) il processo che porta alla presa di decisione non è strutturato, per cui è molto ampia la libertà lasciata al gruppo nel suo complesso e ai singoli membri. In pratica il leader esercita un controllo e un’influenza scarsi nei confronti del gruppo e finisce con il ricoprire una funzione di membro del gruppo. A tal proposito, per stabilire quale stile di direzione sia più efficace, si vuole ricordare un passaggio di un articolo di Ivana Summa dal titolo “Il dirigente scolastico e la leadership educativa″ in cui si afferma che l’organizzazione scolastica è un modello poco gerarchico, perché fondato su una comunità professionale che autogoverna gli aspetti tecnici del proprio lavoro attraverso una forte collegialità decisionale. Poiché a scuola la decisione non proviene soltanto dalla linea gerarchica, questa favorisce di fatto l’assunzione di funzioni di leadership da parte dei docenti. infatti. se è vero che in tutti i gruppi sociali formali o informali emergono persone capaci di leadership, l’attribuzione dell’autonomia alle scuole, il conferimento della dirigenza ai capaci d’istituto e la nascita di funzioni e figure di sistema tra i docenti stanno creando le condizioni di contesto per una leadership diffusa, partecipata, collaborativi che nasce dal basso e dall’interno, senza particolari investiture esterne. |