Meritocrazia
Bonus maturità: un 86 al professionale di Pietro De Nicolao, ROARS 3.9.2013 Finalmente il MIUR ha pubblicato tutti i dati necessari al calcolo del “bonus maturità” per il numero chiuso, che confermano le critiche mosse al sistema del bonus. Gli studenti dei licei classici e scientifici i più penalizzati. Il bonus può essere migliorato? No: meglio abolirlo. Il 30 agosto il MIUR ha pubblicato sul sito Universitaly i dati dell’80° percentile per tutte le commissioni di maturità del 2013, che serviranno per il calcolo del bonus maturità. 1. Introduzione Cos’è il bonus maturità? Il DM 449 del 12 giugno 2013, che sostituisce la precedente disciplina ideata da Francesco Profumo, stabilisce che per l’ingresso ai corsi di laurea a numero chiuso i candidati debbano essere disposti in graduatoria ed accedere ai posti disponibili in ordine di merito. Ad ogni candidato viene assegnato un punteggio in centesimi. Di questi, 90 punti dipendono dal test di ammissione vero e proprio, e 10 punti dipendono invece dalla carriera scolastica precedente: in particolare, dal voto di maturità. Il problema è che il bonus non dipende in modo diretto e assoluto dal voto di maturità: come spiegato nel precedente articolo, per aver diritto al bonus si devono verificare contemporaneamente due condizioni:
Se queste condizioni sono soddisfatte, il bonus si calcola direttamente in funzione del voto di maturità secondo la tabella contenuta nel decreto:
Il bonus maturità è stato recentemente riformato: al contrario di quanto si potrebbe credere, esso non fu ideato dal Ministro Maria Chiara Carrozza, né da Francesco Profumo, ma risale al 2008, quando al Ministero dell’Istruzione c’era Giuseppe Fioroni. Si potrebbe dibattere a lungo sull’opportunità stessa di considerare il voto di maturità nell’ambito dell’ammissione ai corsi di laurea universitari. Oltre a pensare che ciò sia inopportuno, noi riteniamo che ciò comporti delle difficoltà tecnicamente insormontabili, come sarà evidenziato nella lettura di questo articolo. Esaminiamo le criticità connesse all’applicazione della condizione numero 2: l’80° percentile varia al variare dell’indirizzo, della scuola e della commissione di maturità (anche all’interno della stessa scuola). 2. I dati Sul sito di Universitaly si possono esaminare i dati di ogni commissione di maturità d’Italia, relativamente all’anno scolastico appena concluso. Lo stesso sito ci fornisce poi dati aggregati di notevole interesse, che si possono ottenere dal primo menu a tendina (“selezionare l’Esame di Stato sostenuto”):
Guardiamo i percentili nazionali divisi per tipo di scuola, che potete trovare qui (li riportiamo in ordine decrescente). Tabella C – Percentile per tipologia di diploma a livello nazionale
Attenzione: qui ragioniamo su un modello che rappresenta il tipico liceo classico, il tipico istituto tecnico, il tipico istituto professionale, ecc.: un modello semplificato su scala nazionale. Questa tabella è la madre di tutte le assurdità del bonus maturità. Lo studente del tipico istituto professionale che prendesse 86/100 avrebbe diritto a 3 punti di bonus maturità; lo studente del tipico liceo classico che prendesse 92/100 si ritroverebbe con 0 (zero) punti di bonus. Ai lettori il giudizio. Ci si potrebbe chiedere come varia la probabilità di prendere almeno un punto di bonus maturità al variare del voto di maturità. Come probabilità si intende la percentuale di classi esaminate. Il seguente grafico risponde alla domanda: 3. Tutti gli studenti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri Il grafico precedente si può scomporre, disaggregando i dati delle classi per indirizzo di studi. Questo grafico si legge così: si fissi innanzitutto un voto di maturità sulle ascisse; allora il valore sulle ordinate indica la probabilità per lo studente di ottenere il bonus, ottenuta come la percentuale di classi esaminate in cui egli otterrebbe il bonus. Esempio concreto: lo studente prende 82/100. Se è sopra l’80° percentile, da tabella ministeriale egli ha diritto ad un punto di bonus. Al liceo classico, otterrebbe un punto di bonus solo nel 6% delle classi; all’istituto professionale, invece, la percentuale salirebbe al 62%. Con un voto di 88/100 lo studente del liceo classico si aggiudicherebbe i 3 punti di bonus solo nel 29% delle classi, mentre con lo stesso voto lo studente dell’istituto professionale se li aggiudicherebbe nel 93% delle classi: Se il voto diventasse 95/100, invece, lo studente del classico otterrebbe i 7 punti di bonus nel 70% delle classi, e quello del professionale nel 99% di esse: 4. Conclusioni Cosa ci insegna questa vicenda? Il MIUR è riuscito a peggiorare il sistema esistente. Il vecchio sistema, basato unicamente sui test standardizzati, almeno poneva tutti i candidati allo stesso punto di partenza. L’idea di valorizzare il curriculum scolastico non è di per se illogica, ma si scontra con l’impossibilità di comparare voti espressi con scale di giudizio non uniformi e non uniformabili. Gli studenti dei licei classici e scientifici risultano i più penalizzati nell’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso, nonostante i licei siano la principale “porta d’ingresso” per tali lauree (medicina, architettura, veterinaria, odontoiatria). Infatti, il 99% degli studenti degli istituti professionali usciti con 95/100 otterrà 7 punti di “bonus”, mentre solo il 70% dei diplomati classici e l’82% di quelli scientifici otterranno l’agognato bonus. Quale consiglio dare alla commissione ministeriale di “saggi” che in questi giorni sta elaborando proposte per rivedere la regolamentazione del bonus maturità? Una sola e molto semplice: abolirlo. _______________ Note tecniche L’estrazione massiccia dei dati dal sito di Universitaly ha comportato notevoli difficoltà, poiché i dati sono disponibili unicamente attraverso l’interfaccia web, nonostante il Ministro Maria Chiara Carrozza abbia affermato l’importanza degli open data e dell’open access per migliorare l’efficienza dell’amministrazione pubblica (qui, pagina 32). Le statistiche sono aggiornate al 1° settembre 2013. I percentili sono calcolati sulle commissioni d’esame (come prevede il DM 449), ma i dati estratti da Universitaly riportano le singole classi. Due classi della stessa commissione d’esame avranno pertanto gli stessi percentili. Per semplicità il ragionamento riportato nell’articolo fa riferimento alle classi. Ciò mitiga pure i problemi legati alla diversa dimensione delle commissioni d’esame. I dati relativi a 378 classi esaminate risultano, al momento della scrittura dell’articolo, non pervenuti (sono quelli marcati con ** su Universitaly). Queste classi non sono state incluse nei calcoli. Il numero totale di classi esaminate con dati validi è 27.456. Secondo il MIUR i dati mancanti dovrebbero pervenire entro il 10 settembre. Tale scadenza è posteriore alle date delle prove di ammissione: ciò può creare disagi agli studenti. Infatti, se i dati fossero completi, alcuni di loro potrebbero ragionevolmente decidere di rinunciare alle prove di accesso ai corsi di laurea a numero chiuso. 33 classi esaminate sono state classificate dal MIUR come “istituto superiore”. Questa categoria raccoglie indirizzi di studio estremamente eterogenei e per le sue piccole dimensioni si è scelto di non rappresentarne la serie di dati nei grafici disaggregati. Di seguito, la tabella delle probabilità, per ogni tipo di indirizzo e per ogni voto di maturità, di ottenere il bonus.
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