Sostegno con criteri uniformi Un protocollo nazionale per la diagnosi del disagio di Antimo Di Geronimo, ItaliaOggi, 10.9.2013 Il numero dei docenti di sostegno in organico di diritto crescerà di anno in anno fino a raggiungere, dal 2015/2015, le stesse proporzioni del 2006/2007. Il il numero dovrebbe passare dagli attuali 63.348 a 86.447 insegnanti. É quanto prevede il decreto legge sulla scuola approvato ieri dal governo.
Il dispositivo disciplina anche nuove
procedure per l'accertamento dell'handicap, tramite l'inserimento
nelle commissioni mediche di un dirigente scolastico o di un
docente, designato dal direttore generale dell'ufficio scolastico
regionale. Il dispositivo prevede poi l'elaborazione di tabelle per
agevolare il lavoro delle commissioni, così da rendere il più
possibile uniforme, su tutto il territorio nazionale, il modo di
lavorare e gli effetti degli accertamenti.
Si prevede un graduale ampliamento
dell'organico di diritto del sostegno, che dovrebbe ritornare ai
livelli del 2006/2007. Lo strumento tecnico adottato dall'esecutivo
è la modifica del comma 414, dell'articolo 2, della legge 244/2007.
Che aveva disposto la riduzione del 30% dell'organico dei docenti di
sostegno attivato nell'anno precedente. La norma, peraltro, era
stata fatta oggetto di una pronuncia da parte della Corte
costituzionale. Che l'aveva dichiarata costituzionalmente
illegittima, nella parte in cui non consentiva l'adozione di posti
in deroga. E quindi, sebbene l'organico di diritto fosse rimasto di
anno in anno, ben al di sotto di quello del 2006/2007, gli uffici
avevano dovuto comunque ampliare le dotazioni del sostegno in
organico di fatto. E la copertura degli stipendi dei docenti assunti
in deroga era stata trovata gravando sui risparmi ottenuti con i
tagli previsti dall'articolo 64 decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112. Adesso, però, la dotazione organica dovrebbe essere nuovamente
rimpinguata. Direttamente in organico di diritto. E ciò dovrebbe
favorire le immissioni in ruolo, limitando anche il ricorso ai posti
in deroga. In altre parole, l'ampliamento dell'organico di diritto
determinerà un aumento delle disponibilità utili per le immissioni
in ruolo. E dunque, anche in considerazione del fatto che l'articolo
14 prevede che le immissioni in ruolo dovranno essere disposte su
tutti i posti vacanti, ciò dovrebbe determinare un forte incremento
delle assunzioni a tempo indeterminato di docenti di sostegno.
Evitando così il continuo ricorso alla costituzione di posti in
deroga, che vengono sistematicamente destinati agli incarichi di
supplenza. Dunque, più immissioni in ruolo, più opportunità per la
mobilità dei docenti di ruolo e assorbimento del precariato. Quanto alle procedure di accertamento dell'handicap, l'inserimento nelle commissioni mediche di un rappresentante del mondo della scuola dovrebbe consentire ai medici di valutare più agevolmente gli effetti dell'handicap sul processo didattico- apprenditivo. Questa novità apre nuovi scenari circa i processi di individuazione degli alunni aventi diritto al docente di sostegno. Ma c'è il rischio che tutto ciò possa essere vanificato da un irrigidimento delle procedure di classificazione delle patologie. Il decreto legge, infatti, prevedendo l'emanazione di tabelle di conversione tra le disabilità rischia di legare le mani ai medici. L'introduzione di elenchi tassativi, infatti, potrebbe precludere alle commissioni la possibilità di accertare situazioni di handicap qualora le relative situazioni non fossero espressamente previste nelle tabelle. |