Registri on line: si continua di Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 2.9.2013 Registri on line: si continua a transigere anche per quest’anno In Italia si fanno le leggi e subito dopo ci si accorge di non essere pronti ad attuarle concretamente. E come agiscono i ministeri in caso di impossibilità di applicazione della norma legislativa? Senza disconoscere la legge appena approvata, il ministro, con nota ministeriale, dispone una fase di transizione, che potrebbe durare anche anni e anni, in attesa di potere applicare la legge. Ad esempio la riforma del secondo ciclo, voluta tenacemente dal ex ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, avrebbe dovuto prevedere un riordino, conseguenziale e parallelo, delle classi di concorso, invece niente, nessun riordino delle classi di concorso è stata ancora attuata. Diverse sono state, in questi anni, le bozze di regolamento di riordino delle classi di concorso, ma nessuna decisione definitiva al riguardo è stata presa. Sul riordino delle classi di concorso si naviga a vista, di rinvio in rinvio, attuando di anno in anno le varie tabelle di transizione. Quindi mentre la riforma scolastica del secondo ciclo sta per entrare a regime, ancora il riordino delle classi di concorso, che avrebbe dovuto seguire di pari passo la riforma, langue nei meandri del ministero di viale Trastevere. Tutto questo comporta che, da un anno a quell’altro, gli organici vengano formati con norme transitorie e come è accaduto per questo anno scolastico le tabelle per l’assegnazione degli insegnamenti alle prime quattro classi delle scuole secondarie di secondo grado, sono state ancora una volta provvisorie. La stessa solfa accade per i provvedimenti in materia di dematerializzazione ed in particolar modo per l’utilizzo quotidiano dei registri on line. Bisogna ricordare che con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, convertito dalla legge n. 135/2012, viene dato un ulteriore impulso al processo di dematerializzazione, tanto da rendere obbligatorio l’utilizzo, da parte dei docenti, dei registri digitali. Questo obbligo sarebbe dovuto entrare in vigore già a partire dall’anno scolastico 2012-2013, ma una nota ministeriale del 3 ottobre 2012 ha dato la possibilità alle scuole di continuare, transitoriamente, ad utilizzare i registri cartacei. Una nota, firmata dal ex capo dipartimento dott. Giovanni Biondi , in cui si disponeva un periodo di transizione durante il quale le scuole dovranno attivarsi per realizzare al meglio il cambiamento. Per garantire la trasferibilità dei dati, generati dalle applicazioni che gestiscono i vari processi soggetti a dematerializzazione, verso il sistema informativo centrale, il MIUR ha formalizzato un accordo aperto a tutti i fornitori di software che volessero aderirvi, per la gestione delle attività delle segreterie amministrative e didattiche delle scuole. Oggi con l’inizio del nuovo anno scolastico 2013-2014, non tutte le scuole del territorio nazionale sono in grado di poter offrire integralmente il servizio dei registri on line. Alcune scuole non hanno gli edifici cablati, altre hanno una cablatura parziale, altre ancora non sono in possesso dei software per il servizio dei registri digitali, senza contare che c’è un’assoluta carenza dal punto di vista della formazione dei docenti che non sanno utilizzare questo tipo di tecnologia. Allora cosa farà il ministro Carrozza? Siamo certi che provvederà, come da consuetudine ministeriale, a pubblicare una nota, in cui si darà la possibilità alle scuole di utilizzare anche per l’anno scolastico 2013-2014 i registri cartacei, con buona pace della spending review e per dirla in italiano del risparmio di spesa. |