Dibattito sul dossier 6 idee/1. da TuttoscuolaNews, n. 599 16.9.2013 Proseguiamo in questa edizione della newsletter l’analisi delle problematiche emerse nel dibattito che si è sviluppato attorno alle “Sei idee per rilanciare la scuola” presentate da Tuttoscuola due settimane fa. Ricordiamo ai lettori che si può ricevere gratuitamente il dossier facendone richiesta a tuttoscuola@tuttoscuola.com (indicando recapiti e professione), e che gli interventi finora pubblicati sul portale possono essere consultati all’indirizzo http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=31530). Ulteriori commenti e opinioni possono essere indirizzati a redazione@tuttoscuola.com, postati sul nostro portale nella piattaforma Disqus o inseriti nello spazio Facebook di Tuttoscuola. Analizziamo in particolare la prima proposta del dossier, quella di ottimizzare l’utilizzo delle strutture scolastiche: più servizi da parte della scuola a favore delle famiglie genererebbero più risorse per le scuole e per il personale. Le strutture (aule, laboratori, palestre ecc.) della nostra scuola sono utilizzate attualmente, nella generalità dei casi, solo al 50% o poco più del loro potenziale pieno utilizzo. Spesso di pomeriggio e durante le vacanze – non solo quelle estive – rimangono vuote. Uno spreco di opportunità, per le famiglie, per le scuole e per il personale. Infatti questa sarebbe la chiave per contribuire alla soluzione di tre problemi storici della scuola italiana: la cronica scarsità di fondi per gli istituti, la bassa retribuzione del personale e gli inaccettabili livelli di precariato, con il mancato impiego di professionalità altamente qualificate. L’ampliamento dell’offerta di servizi formativi alle famiglie (integrando istruzione formale, non formale e informale) consentirebbe di reperire quelle risorse che oggi non arrivano nella scuola, elevando anche i livelli di apprendimento degli studenti. I margini per l’ampliamento dei servizi ci sono proprio perché oggi le scuole non utilizzano tutto il loro potenziale, né in termini di strutture, né in termini di personale (vedi i docenti precari). Le risorse economiche deriverebbero dai risparmi che le famiglie conseguirebbero su altri fronti. La proposta di Tuttoscuola è di utilizzare le strutture scolastiche, al di là delle ore di lezione, come si fa in molti casi in altri Paesi, per attività non solo direttamente didattiche, ma certamente formative, rivolte in primo luogo agli stessi studenti ma anche alla comunità locale. Attività e servizi aggiuntivi che si potrebbero svolgere ampliando il calendario scolastico per così dire orizzontalmente, cioè tenendo aperte le scuole quando normalmente sono chiuse, e verticalmente, cioè allungando gli orari di funzionamento degli istituti nei giorni di lezione, che sono ancora gli stessi di sessant’anni fa. Ma nel frattempo la società è cambiata profondamente. |