Quota 96: novità e ultime notizie.
Come è andato incontro giovedì 26 settembre Commissione Cultura

Sono stati quantificati i costi di una eventuale manovra sui quota 96. I tempi per l'approvazione di una legge, tuttavia, sembrano lunghi.

di Lorenzo Pascucci, webmasterpoint, 28.9.2013

Per prima cosa è stata fatta luce sulla copertura finanziaria necessaria per fare andare in pensione i cosiddetti quota 96. O meglio, i calcoli sono stati effettuati calcolando una base di 9.000 beneficiari ovvero un numero forse superiore a quello reale. Ebbene per il 2013 occorrono 29,46 milioni di euro, per il 2014 89,22 milioni, per il 2015 85,61 milioni, per il 2016 79,85 milioni, per il 2017 69,92 milioni, per il 2018 7,75 milioni. In totale, dunque, l'intera manovra avrà un costo di circa 362 milioni in 6 anni. La situazione finanziaria è emersa nel corso dell'audizione in VII Commissione alla quale ha partecipato anche il Comitato Quota 96.

Al centro delle discussioni, in realtà, c'è stato il recente decreto Scuola. Come spiegato da Manuela Ghizzoni, parlamentare del Partito Democratico che ha formulato una proposta di legge sugli esodati del mondo scolastico, queste valutazioni finanziarie finiranno ora in Commissione Bilancio e "se la Ragioneria dello Stato ha da eccepire su questa interpretazione dei dati contabili è bene che ne spieghi i motivi. Chiesto anche l'interessamento ovvero una risposta da parte del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza alla lettera del presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati, Cesare Damiano.

Per quota 96 ovvero quei lavoratori che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione della riforma Fornero che non ha tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico. L'obiettivo dei proponenti è la correzione della tempistica dell'andata in pensione da anticipare, a questo punto, al 31 agosto, visto che l'anno di riferimento della scuola non è l'anno solare ma quello scolastico. Allo stato, tuttavia, i tempi di approvazione di un cambiamento sembrano piuttosto lunghi.