Fondi del DL 104: necessaria
la conferma nella legge di stabilità

di R.P. La Tecnica della Scuola 22.9.2013

La regola è di vecchia data: ogni stanziamento deve essere espressamente previsto dalla legge di stabilità. La conferma indiritte arriva dallo stesso ministero con la nota sulle sezioni primavera.

Leggere analiticamente (e alle volte anche fra le righe) le disposizioni ministeriali o anche leggi e decreti è sempre molto utile e interessante.

Ma spesso si scoprono dettagli insospettabili oppure si ottiene risposta a dubbi che si nutrivano da tempo.

E’ il caso delle diposizioni ministeriali, apparentemente di ordinaria amministrazione, in materia di sezioni primavera.

“Per quanto riguarda il contributo finanziario a carico del Ministero dell'istruzione - si legge nella nota - si fa presente che la disponibilità per l'esercizio finanziario 2014 della somma di 12 milioni, prevista dal bilancio triennale 2013-2015, dovrà essere confermata dalla prossima legge di stabilità”.

Il richiamo alla legge di stabilità che dovrà essere approvata nei prossimi mesi dal Parlamento sta a significare un dato semplice e banale che peraltro è in vigore da sempre nella contabilità pubblica: gli stanziamento relativi a leggi o disposizioni che hanno valore pluriennale vanno comunque confermati di anno in anno dalle legge di stabilità o comunque da disposizioni specifiche.

E’ a causa di questo meccanismo, per esempio, che i fondi della legge 440/97 sono stati progressivamente ridotti dai 400miliardi di lire iniziali fino a poche decine di milioni di euro.

E’ nota (altro esempio) la vicenda dei fondi per i libri di testo della primaria che lo Stato deve trasferire ai Comuni: negli ultimi anni è stato un continuo braccio di ferro fra MEF e Anci e il problema si è spesso risolto in zona Cesarini con un emendamento alla legge di stabilità.

E’ molto probabile, quindi, che la stessa cosa si ripeta anche per i 400milioni che il DL 104 destina alla scuola: per poter essere concretamente impegnati e spesi sarà necessario che siano chiaramente stanziati nelle prossime leggi di stabilità, quelle del 2014 e del 2015.

Per il momento l’unica certezza riguarda i 13 milioni del 2013.