Scuola digitale, eppur si muove Finalmente ratificato il decreto sull'adozione graduale dei libri di testo in formato elettronico, a partire dal prossimo anno scolastico. Alcune linee guida sull'accessibilità del nuovo materiale di Mauro Vecchio, Punto Informatico 30.9.2013 Roma - Nelle parole del ministro all'Istruzione Maria Chiara Carrozza, è un "passaggio storico" che porterà grandi cambiamenti nei metodi di apprendimento a livello scolastico. Annunciato e più volte rimandato, il decreto sull'adozione dei libri di testo in formato elettronico è stato firmato e illustrato dal Miur per un percorso di introduzione graduale a partire dall'anno 2014/2015. "Credo che il libro digitale possa rappresentare una grande opportunità di crescita e progresso per la nostra scuola se sarà vissuto in modo aperto e progressivo da tutti gli attori del sistema scolastico", ha spiegato Carrozza nella nota ministeriale. Il decreto sugli ebook nel sistema scolastico prevede anche una serie di linee guida sull'accessibilità dei testi dai più disparati dispositivi elettronici (tablet, PC e le cosiddette lavagne interattive). A partire dall'anno scolastico 2014/2015, i vari collegi dei docenti potranno adottare, "limitatamente alle nuove adozioni e non per le conferme di adozione", libri nelle versioni elettronica o mista. Nelle prime classi della secondaria di primo grado e nelle prime e terze della secondaria di secondo grado, "i tetti di spesa saranno ridotti del 10 per cento laddove i libri richiesti saranno in versione mista (in parte digitali, in parte cartacei)", come si evince dalla nota diramata dal Miur. Qualora l'adozione si riveli interamente a favore del formato digitale, il tetto di spesa a carico delle famiglie italiane "sarà ridotto del 30 per cento", con le stesse riduzioni che verranno applicate "progressivamente alle classi successive". Con la ratifica del nuovo decreto si intende abrogato il precedente (n. 209 del 26 marzo 2013), mentre nel pacchetto di linee guida sono stati inserite alcune direttive sulla modalità di adozione del nuovo formato. In particolare, il Miur ha pensato ai software che saranno utilizzati per l'accesso ai testi digitali, ovvero "aperti e interoperabili, fruibili con la stessa qualità, cioè, su tutti i supporti elettronici, dai computer ai tablet, in commercio per lasciare libertà di scelta alle famiglie e ai docenti nell'acquisto". Non è però chiaro chi dovrà pagare i tablet necessari alla fruizione, né tantomeno con quali fondi verrà formato il corpo docente.
Ove siano necessari software specifici per l'utilizzo degli ebook o
dei contenuti digitali dei libri misti, gli studenti dovranno essere
in grado di scaricarli in maniera gratuita sui vari siti degli
editori. Nel caso di testi misti, la parte cartacea "dovrà essere
prodotta utilizzando materie prime di costo contenuto e con un
occhio al peso complessivo del libro, favorendo i fascicoli rispetto
ai tomi di molte pagine a patto di mantenere lo stesso prezzo di
copertina". |