Dai precari al caro-libri:
oggi la mini rivoluzione

I provvedimenti del governo

di Flavia Amabile, La Stampa 9.9.2013

ROMA
Dai precari al bonus maturità, fino agli insegnanti di sostegno e gli aiuti per evitare il caro-libri: oggi in consiglio dei ministri si discute un sostanzioso pacchetto-scuola mirato soprattutto alle famiglie e alla volontà del governo di rendere meno caro il costo dell’istruzione.

Sulle misure si lavorerà fino all’ultimo istante, il Consiglio dei ministri è convocato per oggi alle undici. E ci potrebbero essere modifiche anche durante la riunione. Nell’articolato sarà previsto uno spostamento di diverse migliaia di posti di sostegno: si parla di 27-28mila cattedre che passeranno dall’organico di fatto a quello di diritto.

Un altro capitolo sarà il dimensionamento delle scuole con riferimento agli organici di dirigenti scolastici e direttori generali amministrativi (in base all’accordo Stato-Regioni), ma i dettagli saranno resi noti soltanto oggi.

Libri di testo Si cercherà di ridurre i costi dei libri di testo da adottare, prevedendo anche il comodato d’uso per gli studenti meno abbienti. E di approvare le misure annunciate nei giorni scorsi dalla ministra dell’Istruzione Carrozza sul welfare scolastico, con un pacchetto trasporti valido su autobus e treni, che dovrebbe consentire di rendere meno caro il costo dell’istruzione per gli studenti e le famiglie.

Si sta studiando un intervento sui libri digitali che tenga in considerazione sia le esigenze di innovazione e risparmio che quelle poste dalle case editrici. Si dovrà scegliere se verrà imposta una piattaforma centralizzata a livello ministeriale o sarà data mano libera alle case editrici.

I presidi Dovrebbe esserci una norma salva-presidi e finanziamenti del fondoordinario delle scuole utilizzato per le esigenze che ogni istituto deve affrontare all’inizio dell’anno scolastico. Non si hanno cifre anche perché la materia è di competenza del ministero dell’Economia che tende a tenere sempre molto stretti i cordoni della borsa. La ministra aveva chiesto un aumento del fondo ordinario, portando la quota per alunno da 8 euro a 25. Vorrebbe dire triplicare i fondi ma è difficile che si arrivi ad un simile risultato.

Si sta pensando ad un potenziamento dell’insegnamento della geografia negli istituti tecnici e professionali.

Università Per quel che riguarda le università dovrebbe esserci un aumento dei fondi per la ricerca e la cancellazione dal prossimo anno del contestatissimo bonus maturità assegnato agli studenti che affrontano i test di ammissione nelle università a numero chiuso.

Sarà istituita una graduatoria unica nazionale per i medici specializzandi che sostituirà quelle attuali per singolo ateneo in modo da favorire la trasparenza degli esami e arginare le baronie.

L’orientamento Uno stanziamento è previsto per favorire l’orientamento dei ragazzi, in uscita da medie e superiori, con l’obiettivo di far emergere attitudini ed evitare scelte sbagliate. Ma si dovrebbe intervenire anche sull’orario degli insegnanti per fare in modo che una quota delle loro ore annuali dedicate ad attività funzionali debba essere svolta sotto forma di orientamento per gli studenti degli ultimi anni, per guidarli nella scelta dell’università o degli istituti più adatti alla loro formazione.

I precari Per quel che riguarda i precari si sta elaborando un piano triennale per le immissioni in ruolo. Secondo le anticipazioni del ministero dovrebbe riguardare 44mila immissioni dal 2014 al 2017 ma anche in questo caso sulle cifre tutto può accadere. Si tratterebbe di 26.264 professori normali, 1.608 docenti di sostegno e 13.400 Ata, per un totale di 41.272 posti. A questi andrebbero aggiunte le cattedre in più sul sostegno.

Gli «inidonei» Non ci sarà alcun intervento sui 3.500 insegnanti non più idonei all’insegnamento nei ruoli di assistenti amministrativi e tecnici dei laboratori . E non sarà affrontata dal punto di vista pensionistico nemmeno la vicenda «Quota 96», almeno in questo provvedimento.