Decreto sulla scuola, bicchiere mezzo pieno Finalmente, non si taglia più di Pippo Frisone, ScuolaOggi 10.9.2013 Finalmente, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, il tanto annunciato decreto sulla scuola è arrivato! Il consiglio dei ministri del 9 settembre l’ha approvato con qualche mal di pancia del pdl. Finalmente, nella scuola non si taglia più. Invertendo un trend oramai consolidato negli ultimi anni si comincia ad investire. 400 milioni per l’esattezza anche se non tutti destinati alla scuola. 100 milioni dei 400 e sono la cifra più consistente , vanno a costituire un Fondo per le borse di studio per studenti universitari a partire dal 2014 e si consolidano negli anni successivi. Quello che è stato definito il welfare dello studente, vale a dire aiuti e sussidi agli studenti in situazione economiche disagiate, comprende oltre alle borse di studio, facilitazioni anche per trasporti e mense ( 15milioni) a studenti della secondaria capaci e meritevoli, agli studenti dell’Alta Formazione artistica e musicale per merito e condizioni disagiate (6 milioni), per acquisto di libri di testo (8milioni) da dare anche in comodato, per la lotta alla dispersione scolastica (15 milioni), per l’orientamento agli studenti della secondaria (6,6 milioni). E inoltre, 13 milioni destinate al potenziamento dell’offerta formativa, per potenziare l’insegnamento della Geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali. Nel bicchiere mezzo pieno ci mettiamo soprattutto il nuovo piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato nella scuola: 69mila insegnanti e 16mila Ata. Consolidati, sempre nel triennio 14/16 ben 26mila insegnanti di sostegno. Vengono destinati 10 milioni nel 2014 alla formazione dei docenti. Viene abrogata definitivamente la norma sui docenti inidonei, costretti a transitare nei profili amministrativi e tecnici. Il dimensionamento scolastico viene sottratto all’esclusività dello Stato e affidato ad un accordo in Conferenza Unificata nella definizione dei criteri e delle modalità a partire dall’anno in corso. Eliminato il bonus alla maturità. E ancora, il decreto ha affrontato l’emergenza “reggenze” nelle regioni come la Lombardia con il concorso per dirigenti da rifare, facendo affiancare i reggenti da docenti, da questi incaricati ed esonerati dal servizio. Questi i punti salienti che si ritrovano nel bicchiere mezzo pieno… Nel bicchiere mezzo vuoto rimangono ancora insoluti : il blocco delle anzianità e del contratto per il quarto anno consecutivo , i pensionandi coi requisiti ante Fornero, le ferie ancora da pagare ai supplenti al 30.giugno, l’organico funzionale dell’autonomia, la riforma degli ordinamenti e del reclutamento docenti…tanto per citarne alcuni . Siamo al cambio di passo nella scuola di cui parlava il premier Letta a Rimini? E’ questo l’inizio del cambiamento ? Dobbiamo ora aspettarci dell’altro?.. Certamente 400milioni (e non tutti destinati alla scuola) a fronte degli 8miliardi tagliati dalla Gelmini sono una goccia d’acqua in un mare aperto. Ma il Governo Letta poteva andare oltre? Le larghe intese minacciano tempesta. Restiamo convinti che il cambiamento vero anche per la scuola non può arrivare da questa maggioranza che ha dimostrato un respiro sempre più corto .
Per ora non ci rimane altro che guardare il bicchiere mezzo pieno. |