Dossier/4. da Tuttoscuola, 3.9.2013 Continuiamo la presentazione in sintesi del nostro dossier con la quarta delle sei tematiche in esso considerate. Tuttoscuola prefigura una nuova governance per la scuola, che goda di una vera autonomia, senza distinzioni per statali e paritarie, ma che sia poi in grado di rendere conto alle famiglie e alla società del proprio operato, attraverso l’introduzione – come accade in tutto il mondo – di una rigorosa valutazione dei risultati secondo criteri di accountability. Indispensabile sarebbe un sistema di incentivi attraverso la costituzione di un apposito Fondo per la qualità delle scuole: i fondi verrebbero assegnati ai singoli istituti (statali e non) sulla base di indicatori oggettivi del servizio reso. Non mancherebbero – nel disegno di Tuttoscuola – disincentivi e drastici interventi di riqualificazione (fino alla chiusura) per le scuole che non raggiungono determinati standard di miglioramento in un certo arco di tempo. In tal modo si metterebbero le famiglie in condizione di scegliere la scuola per la qualità del servizio offerto, non per la proprietà. E si potrebbe tradurre in atto quell’equilibrio tra scuole con ampia autonomia e pubblica rendicontazione (esami) di cui si parlò nel dibattito tra i Costituenti, ma che non è stato finora realizzato. Ma i risultati delle scuole dovranno essere valutati. Va costruito un sistema di valutazione del tutto indipendente, non sottoposto alla vigilanza del Miur. Lo statuto dell’Invalsi, che andrebbe dotato di risorse economiche e umane adeguate, dovrebbe essere – propone la testata specializzata – ricalcato su quello dell’Istat. Infine, dovrebbe parallelamente essere rafforzato il servizio ispettivo. Oggi è previsto un organico di 300 ispettori, ma sono in servizio meno di 100 titolari, più alcune decine di incaricati. A questa task force è richiesto oggi un compito improbo: controllare quasi 25 mila istituzioni scolastiche, di cui 8.500 statali e oltre 15 mila non statali, tra paritarie e non. Pertanto ogni “ispettore” attualmente in servizio deve seguire in media 200 scuole. In Inghilterra c’è un ispettore ogni 13 scuole, in Francia uno ogni 22 scuole. Nel Lazio ce n’è attualmente uno solo. Servirebbero almeno mille ispettori in più, calcola Tuttoscuola. Il dossier è a disposizione di ricercatori ed esperti, di rappresentanti della scuola (associazioni professionali, genitoriali e studentesche, operatori scolastici) e della società (imprenditori, amministratori locali, volontariato, dirigenti pubblici etc), con l’intento di offrire uno stimolo alla riflessione e con l’impegno a diffondere con i mezzi a nostra disposizione i contributi – anche quelli critici, purché propositivi – che la nostra iniziativa intende sollecitare. Commenti e opinioni possono essere indirizzati a redazione@tuttoscuola.com. Ne daremo conto, alimentando il dibattito, sul portale tuttoscuola.com, sulla newsletter settimanale TuttoscuolaFOCUS e sul mensile Tuttoscuola. Seguite www.tuttoscuola.com per scaricare il dossier o inviate una mail di richiesta indicando recapiti e professione a tuttoscuola@tuttoscuola.com. |