Dibattito sul dossier 6 idee/1.
La qualità degli insegnanti è la variabile decisiva

da TuttoscuolaNews, n. 600 23.9.2013

La valorizzazione della figura sociale e professionale dei docenti è una delle chiavi del miglioramento della qualità del sistema scolastico, forse la più importante. Per questo Tuttoscuola ne ha parlato diffusamente nel Dossier ‘Sei idee per rilanciare la scuola’ (punto 3) avanzando la proposta di introdurre un sistema di crediti formativi e professionali a cui ancorare una vera progressione di carriera per gli insegnanti, con figure e retribuzioni diversificate.

Su questa materia sono intervenuti in particolare Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli (FGA), che ha avanzato una proposta da lui stesso definita come una “svolta radicale”: quella di introdurre nella professione docente un “doppio binario” già a partire dal contratto del 2014. “Gli insegnanti che desiderano impegnarsi di più e guadagnare di più”, scrive il direttore della FGA, “devono poter scegliere – se soddisfano standard professionali adeguati – l’opzione del tempo pieno, fino alle normali 40 ore, da svolgere con la presenza a scuola, tenendo corsi di recupero, correggendo e preparando verifiche, partecipando ad attività formative o di coordinamento didattico. Questa deve essere la sola strada che consente al docente di accedere, attraverso un ulteriore processo di valutazione e di selezione, a funzioni di maggiore responsabilità  didattiche e organizzative all’interno della scuola, con le dovu te implicazioni in termini d i carriera e di retribuzione. Naturalmente, chi lo vuole – ecco il secondo binario - potrà mantenere l’orario attuale, sapendo che, in cambio del maggior tempo libero, lo stipendio rimarrà basso e non ci saranno prospettive di avanzamento”.

Un po’ meno netta, ma orientata nella stessa direzione, è anche la considerazione fatta da Fiorella Farinelli nel suo intervento: “è forse matura l’idea  di un secondo  regime orario opzionale per gli insegnanti, a cui collegare incrementi retributivi e ‘crediti professionali’. Sarebbe un modo  oggettivo, a differenza di altre ipotesi, per cominciare a superare le carriere per anzianità, e la triste rincorsa ad ottenere  modesti vantaggi  attraverso la partecipazione a progetti e progettini o allo svolgimento di provvisorie funzioni di staff”.

“Cominciare a superare”, suggerisce Farinelli, già sindacalista ai vertici della Cgil (ma anche dirigente generale del Miur), rompendo il tabù dell’unicità della funzione docente, mai messo seriamente in discussione in decenni di confronti tra sindacati, ministri della PI e apparati ministeriali. “Una scuola è davvero ‘aperta’, e riconoscibile come presidio culturale delle comunità, insiste Farinelli, “solo quando a renderla tale ci sono gli insegnanti. Se non tutti, almeno alcuni. C’è da scommettere che sarebbero molti gli interessati a sperimentare una proposta di questo tipo”.