La conoscenza all'indice:
la burocratizzazione dell'università e della scuola
tra dirigismo e (s)valutazione del sapere

  Energie nuove, 28.9.2013

Napoli, 7 ottobre 2013, ore 17,00
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici,
Via Monte di Dio, Palazzo Serra di Cassano


Ci aiuteranno a discuterne: Bartolo Costanzo, Gennaro Lubrano di Diego, Ernesto Paolozzi, Antonello Petrillo, Valeria Pinto, Lea Reverberi.

“Una ventata di mentalità totalitaria vestita di politicamente corretto sta distruggendo il sistema dell’ istruzione…..non più creazione di conoscenze e di cultura come strumenti di libertà dell’ individuo, ma meccanismo standardizzato per plasmare gli individui” (Giorgio Israel)

Nell’area progressista, e anche a sinistra, non si parla abbastanza criticamente dell’imperante mistica della trasparenza e della normalizzazione coatta che aleggia su settori vitali e cruciali della società italiana.

Spesso ci si inchina proni davanti al totem di una concezione ipertrofica del controllo e della regolazione pubblica equivocandone il falso oggettivismo e la millantata equità sociale, senza comprendere che quelli che si stanno snodando sotto i nostri occhi, sono sistemi, oltre che inefficaci e farraginosi, autoritari e coercitivi, ed in molti casi si qualificano come residui stanchi di un aziendalismo di facciata, già da qualche tempo in crisi nello stesso mondo delle grandi organizzazioni economiche e produttive.

Il moloch valutativo e la paranoia normalizzatrice che rischiano di coprire il mondo della cultura e della formazione, nel cuore delle università e della scuola pubblica, costituiscono l’emblema di questa ondata emergente .

Dal meccanismo di definizione burocratico-amministrativa degli standard di eccellenza intellettuale per le carriere universitarie, che nemmeno il fascismo si sarebbe sognato di introdurre, alla diffusione dello schema Invalsi per la valutazione delle scuole, ci troviamo di fronte alla riproposizione, nei termini di una intollerabile burocratizzazione della formazione e della conoscenza, di un modello manipolatorio e centralistico di intervento sulle intelligenze di migliaia di docenti e studenti che può ricordare il versante più triste del novecento.

Mentre in altri Paesi è in atto una forte riconsiderazione critica di queste logiche, persino negli stessi ambienti politici e culturali che le hanno promosse, il nostro sistema universitario e scolastico sembra complessivamente inerte e passivo. Mancano per esempio all’appello, ed è triste riconoscerlo, i destinatari ultimi di questi processi: gli studenti e le loro famiglie.

Energie Nuove vuole dare, già a partire da questo primo evento, un suo contributo innanzitutto alla sollevazione intelligente e consapevole del tema e poi anche alla scoperta di forme di opposizione politica e culturale, dentro e fuori il mondo dei partiti.

https://www.facebook.com/pages/Energie-Nuove-Spazio-libero-di-confronto-politico-e-culturale/171142391193