Attesa per i provvedimenti sulla scuola

da Tuttoscuola, 2.9.2013

È atteso nelle prossime ore un provvedimento (forse un decreto legge) sulla scuola.

Dopo l’emanazione dei provvedimenti sul precariato nelle Amministrazioni Pubbliche (scuola esclusa) il medesimo tema, quantitativamente e qualitativamente più rilevante che altrove, sarà affrontato anche per il comparto dell’istruzione. Come?

Sarà un provvedimento ancora una volta di tipo congiunturale per traghettare il sistema fuori dall’emergenza, in attesa che l’attuale critica situazione finanziaria sia superata, oppure sarà tentata una soluzione strutturale di ampio respiro capace di stabilizzare il sistema?

Potrebbero essere tentate entrambe le vie: un intervento d’urgenza per le situazioni più critiche, accompagnato da un disegno di legge che raccordi unitariamente il problema del precariato con le altre criticità connesse: l’organico funzionale, il reclutamento, la gestione degli organici.  

Analizzando le recenti dichiarazioni del ministro Carrozza, è facile prevedere che i provvedimenti imminenti riguarderanno, ad esempio, la stabilizzazione del sostegno, portando l’organico di diritto ad almeno il 90% dei posti complessivamente attivati, rispetto all’attuale 63%.

Stabilizzazione significa anche continuità per rendere più qualitativo il servizio nell’interesse degli studenti. Continuità didattica? Potrebbe essere l’occasione per ri-tentare comunque – meglio se con il consenso sindacale – il vincolo almeno triennale di permanenza dei docenti sulla stessa scuola dopo la nomina in ruolo o la mobilità. Un vincolo di permanenza (non sul territorio ma sulla scuola) che dovrebbe valere non solo per i docenti di sostegno (obbligo quinquennale), ma anche per tutti gli altri insegnanti.