Comunicato Garante per la privacy:
Scuola e trasparenza
La
Tecnica della Scuola 11.9.2013
Graduatorie on line e moduli di iscrizione solo con dati
pertinenti. No alla pubblicazione sul web dei nomi degli studenti le
cui famiglie sono in ritardo nel pagamento della retta per la mensa.
Vietato diffondere telefono e indirizzo di personale scolastico e
studenti.
In occasione dell’avvio dell’anno scolastico, il Garante per la
privacy ricorda alle scuole di ogni ordine e grado la necessità di
tenere presente alcuni principi stabiliti nei provvedimenti adottati
in questi anni in materia di trasparenza in ambito scolastico, a
tutela dei dati degli studenti e dei lavoratori che operano nel
mondo dell’istruzione. Numerosi sono, infatti, i casi in cui
istituti e pubbliche amministrazioni, per un’errata interpretazione
della normativa sulla trasparenza o per semplice disattenzione,
rendono accessibili informazioni che dovrebbero restare riservate,
mettendo in questo modo a rischio la riservatezza e la dignità delle
persone.
Le graduatorie
Il Garante è intervenuto più volte contro illeciti compiuti nella
pubblicazione on line di graduatorie di vario tipo, le quali spesso
contengono dati personali non pertinenti o eccedenti le finalità
istituzionali perseguite.
Alcuni Comuni, ad esempio, hanno pubblicato on line le graduatorie
di chi ha diritto ad usufruire del servizio di scuolabus includendo
tra le varie informazioni liberamente accessibili, non solo i dati
identificativi dei bambini, ma anche l’indirizzo di residenza e il
luogo preciso dove lo scuolabus li avrebbe fatti salire e scendere.
La diffusione di questi dati, oltre a comportare una violazione
della normativa, può rendere i minori facile preda di
malintenzionati.
Un altro caso frequente riguarda la pubblicazione sui siti Internet
degli istituti delle graduatorie di docenti e personale
amministrativo tecnico e ausiliario (Ata) per consentire a chi
ambisce a incarichi e supplenze di conoscere la propria posizione e
punteggio. Tali liste, giustamente accessibili a tutti, non devono
però contenere, come in diversi casi segnalati al Garante, i numeri
di telefono e gli indirizzi privati dei candidati. Questa illecita
diffusione dei contatti personali incrementa, tra l’altro, il
rischio di esporre i lavoratori aforme di stalking o apossibili
furti di identità.
Il servizio mensa
Il Garante ricorda che è illecito pubblicare sul sito della scuola
il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel
pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli
studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio in quanto
appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli
avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle
singole persone ci si può rivolgere con comunicazioni di carattere
individuale.
A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse
scolastiche, restano ferme le regole sull'accesso ai documenti
amministrativi da parte delle persone interessate.
L’iscrizione a scuole e asili
Gli istituti scolastici e gli asili nido, così come i Comuni, devono
predisporre con cura i moduli di iscrizione di bambini e studenti,
così da non chiedere alle famiglie informazioni personali eccedenti
e non rilevanti. Particolare attenzione deve essere posta
sull’eventuale raccolta di dati sensibili, come quelli sulle
condizioni di salute e sull’appartenenza etnica o religiosa. Il
trattamento di questi dati, oltre a dover essere espressamente
previsto dalla normativa, richiede infatti speciali cautele e può
essere effettuato solo se i dati sensibili sono indispensabili per
l’attività istituzionale svolta: non è questo il caso della semplice
iscrizione a scuola.
L’Autorità segnala, infine che, allo scopo di fornire un quadro
organico in materia di protezione dei dati personali nel mondo della
scuola, e affrontare nel contempo le problematiche legate all’uso di
Internet e delle nuove tecnologie, verranno adottate presto
specifiche Linee guida in materia.