Disoccupazione giovanile: 40% o 11%?
La trappola delle statistiche

da Tuttoscuola, 2.10.2013

l dato della disoccupazione giovanile è, a dir poco, allarmante e quasi catastrofico: 40,1% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

In valore assoluto tutti i giovani di quella fascia di età sono poco più di sei milioni; se il 40% è disoccupato, significa che due giovani ogni cinque è senza lavoro.

Ma davvero le cose stanno così oppure, come chiosa il Corriere della sera oggi, questa è la trappola delle statistiche?

L’ex-ministro Tiziano Treu, citato nel servizio giornalistico di Dario De Vico, precisa che non si può considerare senza un posto (di lavoro) chi è ancora in età scolare”.

In effetti tra quei sei milioni di giovani 15-24enni vi sono circa 2,7 milioni di studenti che frequentano gli istituti secondari di II grado, statali e paritari, che, ovviamente un posto di lavoro non lo possono occupare.

“Il numero assoluto di ragazzi con età 15-24 che si può considerare statisticamente disoccupato è di 667 mila, molto meno. In termini percentuali – scrive il Corriere - vuole dire l’11,1%, se rapportato all’intera popolazione giovanile”.

Come si giustifica questa anomalia?

“La causa sta nei parametri comuni di Eurostat: un criterio di rilevazione standardizzato a livello UE, altrimenti si perderebbe la possibilità di effettuare comparazioni tra i singoli Paesi”.

“I dati statistici specie se attinenti all’occupazione sono una materia delicata – osserva Giuliano Cazzola (Scelta Civica) – e non vanno usati come arma di lotta politica.... Il lavoro è sicuramente un’emergenza ma è bene delineare una rappresentazione corretta dei problemi”.