Prof. OK, più successo

Pasquale Almirante, La Sicilia 20.10.2013

Chi garantisce ai giovani di avere nel loro futuro ottimi guadagni e risultati lavorativi più che soddisfacenti? Secondo uno studio Usa sembra proprio che la differenza la facciano gli insegnanti e in modo particolare quelli più preparati. E se è così, come si fa a individuarli e soprattutto a premiarli, in modo da gratificarli? Il punto è allora quello di valutarli, anche se appare difficile trovare un modo che misuri quanto un determinato tipo di insegnamento influenzi gli alunni, in considerazione del fatto che su questo ambito la stessa ricerca si divide.

I più critici ritengono infatti che gli studenti provenienti da famiglie ricche o con genitori attenti finiscano nelle classi di insegnanti migliori e quindi i costoro potrebbero essere considerati tali non perché siano più bravi ma solo perché hanno studenti migliori. A questo punto è scattata la ricerca di tre studiosi americani che hanno elaborato una serie di dati per trovare un metodo valutativo degli insegnanti, alla ricerca di quelli buoni. Per riuscirci sono ricorsi una mole enorme di dati, ricavati da un ampio distretto scolastico e osservando per 20 anni più di 2,5 milioni di alunni. I dati includono i compiti assegnati e i punteggi ottenuti dagli alunni, analizzati per calcolare l'effetto che ogni insegnante ha sulle prestazioni dei proprio allievi.

Ma gli studiosi sono andati anche a verificare ciò che potesse falsificare la ricerca come la possibilità che i buoni punteggi siano dovuti alla provenienza familiare dei loro alunni, andando a spulciare i dati delle imposte sul reddito: hanno dimostrato così che le condizioni economiche influenzano poco il giudizio degli insegnanti, mentre hanno riscontrato è che la qualità degli insegnanti varia molto di più all'interno delle scuole e i migliori non sono tutti raggruppati in scuole particolari. E poi hanno dimostrato, incrociando i dati, che l'aver avuto insegnanti migliori è associato a una maggior possibilità di frequentare le università migliori, con voti migliori e successivamente con guadagni più elevati. Sembrerebbe allora opportuno che, se i docenti vogliono stipendi migliori, accettino di essere valutati in modo da legare i soldi in più alla loro performance, senza escludere i dirigenti.