Riforma pensioni Letta 2013: possibili modifiche
quota 96 e lavoratori precoci con legge di stabilità

Dottor Tecnologia, 1.10.2013

La riforma delle pensioni che già navigava in un mare di incertezza si trova ora ad affrontare un nuovo pericoloso ostacolo determinato dalla recente crisi dell’esecutivo: e così esodati, quota 96, lavoratori precoci e quanti speravano in una pronta risoluzione dei propri problemi, sono costretti a rimandare ancora senza avere neanche la possibilità di sapere quando questa attesa finirà.

All’alba della crisi di governo si potrebbero prospettare due scenari che potrebbero influenzare le sorti delle categorie di lavoratori che attendono da tempo una risposta.

Nel caso in cui il Governo letta dovesse cadere si potrebbe tornare a votare quanto prima e cioè a novembre, anche se molte testate giornalistiche fra cui il Fatto Quotidiano pensano che possa essere improbabile; in questa eventualità comunque gli interventi urgenti sulle pensioni dei Quota 96, dei lavoratori precoci e usuranti e gli esodati, sarebbero tutti rimandati dopo la formazione dl nuovo governo.

Per queste categorie di lavoratori l’unica possibilità sarebbe rappresentata da un cosiddetto letta-bis, che rimpastando di fatto la maggioranza andrebbe a cambiare la legge elettorale e potrebbe così varare la legge di stabilità: a questo punto negli interventi urgenti rientrerebbero sicuramente alcune misure per gli esodati e probabilmente verrebbero considerate anche le manovre sulle pensioni scuola dei Quota 96 se effettivamente fossero necessarie risorse finanziarie pari a 362 milioni di euro.

Ovviamente la crisi di governo sconvolgerebbe gli equilibri se pur precari, venutisi a creare in questi mesi, ma a questo punto occorre attendere qualche giorno per scoprire come si delineerà il quadro definitivo.

I Quota 96 sono quelli che forse hanno maggiormente subito le ingiustizie della riforma Fornero ed ironia della sorte hanno prodotto una analisi dei costi nettamente inferiore rispetto a quella elaborata dal ministero del tesoro (362 milioni rispetto ai 1420).

L’unica possibilità che potrebbe accelerare i tempi sarebbe il Letta – bis che in molti auspicano potrebbe portare alla riforma della legge elettorale ed alla legge di stabilità che forse finalmente sarebbe in grado di rendere giustizia ai Quota 96 anche in virtù delle nuove prospettive di spesa decisamente ridimensionate rispetto ai calcoli precedentemente fatti dal governo; ciò che veramente conta è la volontà politica di risolvere i problemi.

Quindi ancora una volta non si prospettano tempi brevi, anzi. Nei prossimi giorni si verrà sicuramente a capo di qualcosa e soprattutto si chiariranno le sorti di una nazione intera tenuta sotto scacco da un’ennesima crisi dell’esecutivo.