Pensioni Scuola Quota 96: ultime notizie
sentenza Corte di Cassazione e sciopero di oggi

Dottor Tecnologia 18.10.2013

Lo sciopero generale indetto per oggi 18 ottobre accoglierà anche la protesta i lavoratori della scuola ormai noti con l’appellativo di Quota 96.

In attesa di qualche risposta positiva seguente al censimento del Ministero dell’Istruzione, attendono anche la sentenza della Corte di Cassazione del 19 novembre che si pronuncerà su un caso che potrebbe diventare esemplare per tutta la categoria.

Il comunicato Cobas è ben chiaro rispetto alle motivazioni dello sciopero che è proclamato anche per dire no “alla distruzione delle pensioni, con particolare riferimento all’allucinante vicenda dei Quota 96: va restituito subito il diritto al pensionamento a quei docenti ed ATA che, a pochi passi dalla pensione, si sono visti allungare fino a sette anni la permanenza sul posto di lavoro“.

Grande delusione è scaturita anche dall’approvazione della legge di stabilità che non ha previsto misure specifiche per questo settore; si spera nei risultati della ricognizione effettuata dal Miur che dovrebbero giungere dopo il 25 ottobre riportando il numero esatto dei lavoratori interessati in modo da avviare una stima delle risorse necessarie per poter rimediare all’errore commesso. In ogni caso fare scuola o comunque costituirà un precedente, la sentenza che verrà emessa il 19 novembre su un singolo caso che potrebbe costituire una base di partenza per tutti.

In ogni caso l’agguerrito Comitato dei Quota 96 non pare intenzionato a cedere di un solo passo, tanto che si è dichiarato disposto ad appellarsi alla Corte Europea affinchè vengano riconosciuti i diritti negati da una frettolosa riforma Fornero che ha ignorato la tipicità di questo comparto. Ed è importante continuare a tener desta l’attenzione dell’opinione pubblica su tutta la faccenda che il Governo sta sottovalutando o procrastinando a data da definirsi.

Del resto non è la prima volta che un comitato spontaneo fortemente motivato e ferrato su ogni aspetto della vicenda, abbia la meglio sulla farraginosa macchina istituzionale che pesantemente si muove basandosi su calcoli empirici e spesso inesatti: Vincenzo Linardi del Comitato Quota 96 Scuola rende note le previsioni di spesa per risolvere la questione che ammonterebbe a 362 milioni di euro in 6 anni contro i 1420 milioni di euro prospettati dalla ragioneria dello stato.

Il fraintendimento sarebbe derivato da un errato conteggio dei lavoratori interessati che non sarebbe affatto 9.000 come inizialmente aveva prospettato l’Inps, bensì un numero decisamente inferiore.

Stando così le cose è facile prevedere che anche l’esborso finanziario per la risoluzione del problema decisamente sovrastimato, dovrà essere ridimensionato concedendo così buone speranze in una prossima attuazione.