Legge di Stabilità.
Scuola e Università nella legge di stabilità 2013:
nessun taglio e nessuna tassa

Non è nemmeno iniziato il cdm  sulla legge di Stabilità e già è stato interrotto da una conferenza stampa di Enrico Letta volta a chiarire l’impianto generale della legge di Stabilità

 Controcampus, 16.10.2013

Il Presidente spiega:“Abbiamo interrotto il Consiglio dei ministri per comunicare l’impianto generale della legge di stabilità, poi lo riprenderemo per mettere a punto i dettagli. Siamo in grado di presentare al Parlamento la Legge di stabilità in due tempi, il primo è quello di oggi, il secondo è quello del passaggio parlamentare”. Letta vuole sottolineare che non ci saranno i temuti tagli alla sanità né verranno introdotte nuove tasse.

Martedì 15 ottobre è stata approvata la legge di Stabilità: “Abbiamo rispettato – chiarisce Letta – la data 15 del ottobre benché le tensioni politiche che ci sono state nel mese scorso hanno reso non semplicissimo il nostro lavoro ma abbiamo corso e oggi approveremo la legge di stabilità”.

Nessuna tassa è prevista nella legge Stabilità, nessun taglio alla sanità. Il Premier rassicura e chiarisce subito durante la conferenza stampa che: “Per la prima volta da anni facciamo una legge di Stabilità in cui i conti quadrano senza aumentare tasse e senza fare tagli al sociale e alla sanità come accadeva negli anni scorsi”.

Sì alle imprese. Una fotografia poco rassicurante dell’Italia porta a rassicurare le aziende che oggi si trovano in una situazione drammatica, dichiarando: “A breve è prevista una riduzione di tasse per le imprese di 5,6 mld con una curva crescente nell’arco del triennio” così continua il premier.

Il reperimento delle coperture per la legge di Stabilità. Stando ai dati, la manovra vale “circa 11,5 miliardi nel 2014, 7,5 nel 2015 e 7,5 nel 2016.

Il reperimento delle risorse – così spiega Letta – cito i dati del 2014, avviene su quattro grandi voci:

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    3,5 miliardi di tagli alla spesa (3,5 allo Stato e 1 miliardo per le Regioni);

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    3,2 milioni da dismissioni immobiliari, revisione del trattamento delle perdite di banche e altri intermediari;

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    un miliardo e 900 milioni da interventi fiscali:

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    500 milioni da limatura delle taxes expenditur

All’appello però mancano 3 miliardi, in quanto spiega il premier: “questo è il primo beneficio delle politiche che in Europa questo governo ha fatto. Lo dico perché in tanti hanno detto ‘Sforate il 3%’. Noi abbiamo mantenuto gli impegni, siamo usciti dalla procedura di deficit eccessivo, e oggi abbiamo un duplice premio”.

Con la legge di Stabilità meno tasse per imprese e famiglie“Ci sarà il calo delle tasse per le imprese e le famiglie che nell’arco del triennio porterà a un calo della pressione fiscale dal 44,3% al 43,3%”, ha chiarito Letta.

100 milioni di euro risparmiati. Il Presidente ha chiarito che non si voterà più di lunedì ma solo di domenica, questo permetterà di risparmiare 100 milioni di euro.

Le risorse aggiuntive.  Letta spiega che successivamente ci saranno delle risorse ora non quantificabili ma che saranno presenti in un secondo momento: “Oltre alle risorse già previste, per la riduzione del cuneo fiscale arriveranno in futuro “risorse aggiuntive” che al momento “non possiamo contabilizzare” ma che sicuramente arriveranno”. Letta si riferisce in particolar modo al:

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rientro dei capitali illegalmente esportati all’estero,

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rivalutazione delle quote di Bankitalia

Risorse non quantificabili ma che arriveranno.

La legge di Stabilità favorirà gli investimenti privati, infatti, il vice premier Alfano dichiara: “ La legge di Stabilità rispecchia la filosofia in cui crediamo: meno tasse, meno spesa pubblica, più investimenti, più incentivi per investimenti privati, più privatizzazioni per ridurre il debito”.

Con la legge di Stabilità l’Italia inizia un nuovo cammino. il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni afferma: “La legge di Stabilità riporta l’Italia fuori dal lungo periodo di recessione e la riporta su livelli di crescita sostenibili”, afferma da parte sua . La legge di Stabilità “si inserisce nel percorso già tracciato con il Def. Prevedevamo un percorso di crescita graduale, e la manovra va in quella direzione, rafforza il potenziale di crescita dell’economia, dà nuovo stimolo all’economia con investimenti. Dà un contributo a una maggiore competitività dell’economia italiana. Dà un contributo alla crescita dimensionale delle imprese che possono diventare più grosse e competitive”.