Gli emendamenti contro i diplomifici
dividono la maggioranza?

da Tuttoscuola, 14.10.2013

Il decreto legge 104 è arrivato in Parlamento preceduto dal giallo dell’art. 14 sulle scuole paritarie cancellato dal testo portato in Consiglio dei Ministri.

Nell’articolo scomparso si parlava di limitazioni ai cosiddetti "diplomifici", mediante il numero minimo di alunni per classe, il divieto di classi terminali collaterali, il confinamento degli studenti privatisti nel territorio di residenza per conseguire l’idoneità di ammissione a istituti paritari.

Dopo il varo del DL senza la norma sulle paritarie, gli esponenti dei partiti avevano rilasciato dichiarazioni di sostegno al sistema paritario, quasi a volere fugare dubbi sulla responsabilità di quella cancellazione.

La presentazione degli emendamenti può costituire la prima prova dell’autenticità delle posizioni dei partiti sul sistema paritario, fatta salva la posizione che ciascuno assumerà al momento del voto di approvazione degli emendamenti.

Ebbene, dalla lettura degli emendamenti emerge questo: il Pdl chiede maggiori risorse a favore delle scuole paritarie, mentre il M5S chiede la totale cancellazione di qualsiasi finanziamento da parte dello Stato a favore delle scuole paritarie.

Per quanto riguarda, invece, i principali contenuti del cancellato articolo 14, hanno presentato emendamenti per il loro ripristino il PD, Scelta civica, Lega Nord e M5S.

I deputati di questi partiti hanno proposto, più o meno nello stesso modo, emendamenti per il ripristino del numero minimo di alunni per classe, per il divieto di classi terminali collaterali e la territorialità degli studenti che sostengono gli esami di idoneità per accedere ad istituti paritari. Il PDL non è intervenuto su quei contenuti.

La lotta ai "diplomifici" dividerà l’attuale maggioranza?