La Scuola e la crisi dell’istruzione. Sul numero Chiuso, sul diritto allo studio a Scuola e all’Università, sulla crisi della Scuola e dell’Università, su una scuola e università da prendere in seria considerazione, la voce e protesta dell’associazione Gulliver. Controcampus, 15.10.2013 La scuola, l’Università pubblica ed il mondo della formazione in generale, nel corso degli anni hanno subito una serie di attaccati che sono andati a incidere sui diritti fondamentali, al punto che l’accessibilità al mondo dell’istruzione alla scuola, in molti casi, non è più garantita. I tagli dei finanziamenti al diritto allo studio e la mancanza di una vera riforma della scuola che definisca quali siano i diritti minimi degli studenti, medi ed universitari, hanno reso difficile per le famiglie sostenere i figli durante il percorso di studi a scuola e all’università. Per gli studenti della scuola superiore la spesa tra trasporto, libri di testo, contributo volontario e materiale didattico ammonta anche a più di mille euro l’anno. La scuola non è più in grado di sostenere la spesa per i materiali dei laboratori né di offrire luoghi salubri o adatti alla funzione che devono svolgere. La crisi economica ha peggiorato ancor più il quadro, la mancanza di un diritto allo studio forte e organizzato unito all’aumento della disoccupazione e dei costi della vita, ha fatto sì che sempre più studenti non siano messi nelle condizioni per proseguire gli studi e andare a scuola. Tale situazione grava ancor più pesantemente sulle famiglie numerose, per le quali i costi si moltiplicano, e la mancanza di misure cautelative si fa sentire concretamente nell’impossibilità di poter garantire un’istruzione superiore a tutti i figli. La mancata copertura totale delle borse di studio è un problema che colpisce da anni gli studenti universitari, rendendo di fatto inaccessibili i più alti gradi dell’Istruzione alle fasce più deboli della società. Dunque ci aspettiamo che queste gravi condizioni siano la priorità di un Governo che scelga di tutelare realmente i diritti degli studenti piuttosto che emanare decreti come le Borse di Mobilità, che costituiscono unicamente una vetrina senza sanare la situazione. Servono più fondi, serve che tutti gli aventi diritto possano ricevere una borsa di studio, serve che vengano concessi contributi a un numero maggior di studenti, serve una riforma del diritto allo studio organica su tutto il territorio nazionale e servono strutture adeguate alla didattica. Serve che lo studio venga finalmente considerato una priorità. Questo è quello di cui gli studenti hanno veramente bisogno e che chiedono al governo. – dichiara l’associazione Gulliver – – continua l’associazione Gulliver – “Inoltre non tacciamo sul fatto che oltre alla grave mancanza di fondi e di tutele economiche, l’istruzione pubblica è ulteriormente negata dai test d’ingresso, che bloccano l’accesso degli studenti all’università prima ancora che questi possano confrontarsi con il percorso di studi che vogliono intraprendere. Questo metodo di preselezione è stato anche recentemente applicato nella scuola superiore, cosa ancora più grave visto che l’obbligo scolastico è fino ai 16 anni. Quest’anno poi si era aggiunto un altro elemento discriminante: il bonus maturità a scuola; che abbiamo definito sin da subito estremamente iniquo, peraltro cancellato a test iniziato, causando non pochi disagi agli studenti.” “Per queste ragioni consideriamo il test di ingresso solo una possibilità negata agli studenti nel scegliersi il futuro, riteniamo fondamentale un libero accesso alla cultura e non un università professionalizzante che non permetta la crescita personale dell’ individuo. L’enorme mole di ricorsi che stiamo preparando sui test di quest’anno accademico dimostrano che la discussione sul numero chiuso non può più essere rimandata.” – dichiara l’associazione Gulliver . Oggi alla Camera dei Deputati sarà in discussione il DL 104 “L’istruzione riparte”, che può costituire un’occasione fondamentale per rivedere il discorso sul libero accesso all’Università. “Riteniamo assolutamente prioritario, a prescindere dall’esito della discussione che si terrà oggi, che si apra immediatamente un tavolo con gli studenti, della scuola e dell’università per superare il sistema del numero chiuso. Negli ultimi anni il sistema del numero chiuso si è rivelato fallimentare da tutti i punti di vista, ne sono una dimostrazione i centinaia di ricorsi vinti dall’Udu. L’11 Ottobre eravamo 120 mila in oltre 70 piazze in tutta Italia per chiedere che il mondo dell’Istruzione torni aperto, e per tutti.” “Che l’Italia si trovi in una grave situazione di crisi non può essere una scusa per non affrontare i problemi del mondo dell’istruzione.” “Lo studio, la scuola e l’università è ormai diventato un’emergenza e investire sull’Istruzione deve smettere di essere considerato una spesa e iniziare a essere interpretato come un investimento dal quale ripartire per risollevare il futuro del nostro paese.” – conclude l’associazione Gulliver – |