Gli studenti: una class action Il portavoce della Rete degli studenti medi denuncia la situazione delle scuole superiori italiane. La maggior parte delle aule è sovraffollata e non rispetta le norme di sicurezza. Le normative sono insufficienti e spesso gli istituti preferiscono risparmiare piuttosto che mettere a norma gli ambienti scolastici di Salvo Intravaia, la Repubblica 18.10.2013 Studenti contro le classi-pollaio e questa volta sono i singoli presidi a rischiare di persona. "Abbiamo lanciato una class action contro le classi-pollaio e stiamo pensando di denunciare i singoli capi d'istituto per una situazione che ci sembra ormai intollerabile", dichiara Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti medi. In questi giorni i ragazzi delle scuole superiori sono alle prese con il calcolo del numero massimo di alunni che, in base alle norme vigenti, può contenere l'aula dove svolgono giornalmente le lezioni. E le segnalazioni di aule fuori norma giunte all'indirizzo bastaclassipollaio@gmail.com predisposto dalla Rete degli studenti medi sono già tantissime. "Siamo stanchi - continua Lanni - di continuare a vivere nelle nostre scuole situazioni di questo tipo. Per questo abbiamo deciso di muoverci per vie legali, per denunciare il tema e accendere i riflettori sulle troppe situazioni di disagio che siamo costretti a vivere nelle nostre scuole". "Alle superiori - conclude il portavoce degli studenti - buona parte delle aule non rispetta le norme di sicurezza. La nostra campagna invita tutti gli studenti a controllare la propria aula, misurarla, confrontare il numero di alunni con i parametri di riferimento e contattarci per procedere per vie legali in caso di violazioni". La normativa sul massimo numero di alunni per classe prevede tre restrizioni: quella indicata dalla circolare sugli organici predisposta anno per anno dal ministero dell'Istruzione, quella prevista dal decreto del ministero dell'Interno del 1992 sulle Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica e un decreto del ministero del Lavori pubblici del 1975 sulle Norme di progettazione degli edifici scolastici in Italia. Gli ultimi due stabiliscono che per agevolare l'evacuazione in caso di incendio l'affollamento massimo per aula non deve superare le 26 unità: 25 alunni più un docente.
Mentre per rendere funzionale la
didattica le norme sulla progettazione degli edifici scolastici
prevedono per le aule di scuola superiore almeno 1,96 metri quadrati
per alunno. I limiti fissati dal ministero dell'Istruzione guardano
invece a ridurre gli organici dei docenti e consentirebbero di
stipare in un'aula anche 30 alunni. "Questa norma è semplicemente
assurda", osserva Lanni. Ma, almeno di non volere Due anni fa, il Codancons ha vinto una class-action contro le classi-pollaio che ha costretto il ministero dell'Istruzione a pubblicare un lungo elenco di oltre 13mila plessi scolastici particolarmente carenti dal punto di vista della sicurezza. Scuole in cui è assolutamente "vietato" costituire classi sovraffollate. E qualche mese fa la commissione Cultura del Senato ha approvato una risoluzione del Movimento cinque stelle che impegna il governo ad "adottare con sollecitudine tutte le iniziative più opportune volte al coordinamento della normativa primaria e secondaria applicabile in materia di numero minimo e massimo di persone per classe".
E, continua il testo approvato, "a
introdurre modifiche alla normativa vigente volte al |