Dispersione scolastica, Carrozza
cerca di A.G. La Tecnica della Scuola 25.10.2013 Il Ministro ricorda che ci sono territori che rischiano di restare indietro: c'è sì il tema della banda larga ma abbiamo anche zone dove c'è il 40% di abbandono precoce dei banchi: gli Enti locali e i dirigenti scolastici devono essere le nostre antenne sul territorio, perché l'obiettivo non può essere quello di dare un titolo ma competenze ai nostri ragazzi. Va bene la banda larga da attuare in tutti gli istituti, ma prima ci sono da affrontare emergenze come quelle che riguardano alcune zone del Paese dove sono tantissimi i giovani che lasciano la scuola precocemente. Per cercare di ridurre questa percentuale altissima (basti pensare che l’Ue ha indicato ai suoi Stati membri la necessità di non superare il 10% di dispersione scolastica entro pochi anni), il responsabile del Miur è convinta che occorra stabilire un'alleanza vera "tra gli Enti locali e il Ministero dell'Istruzione". Solo in questo modo, ha detto Carrozza intervenendo alla 30/a Assemblea dell'Anci in corso a Firenze, sarà possibile riportare le politiche della scuola al centro perché "oggi l'istruzione è diventata un bene di lusso e noi non possiamo permettercelo". Uno dei problemi indicati dal ministro, infatti, "è quello dei territori che rischiano di restare indietro dove c'è sì il tema della banda larga ma dove anche abbiamo il 40% di dispersione scolastica". Gli Enti locali e i dirigenti scolastici "devono essere le nostre antenne sul territorio", perché l'obiettivo di tutti non può essere quello "di dare un certificato o un titolo ma dare competenze ai nostri ragazzi, a tutti i nostri ragazzi". |